Rifondazione Comunista dell'Umbria esprime profondo cordoglio alle famiglie dei soldati caduti nel tragico attentato di Kabul, una vicenda drammatica in un'area del mondo dove la guerra ed il terrorismo continuano a mietere vittime tra i civili e tra i militari di stanza in Afghanistan.
Il dolore e la vicinanza ai familiari non può esimerci però dal denunciare l'inutilità di una missione, quella in Afghanistan, che lungi dal conseguire risultati importanti sul fronte della pace, ci consegna oggi un altro bilancio di morti.
Come dall'Iraq, dove i brogli delle elezioni vengono denunciati da tutti i più autorevoli osservatori internazionali ONU compresa, anche dall'Afghanistan continuano ad arrivare segnali estremamente contraddittori rispetto alle informazioni che i media cercano di far transitare nella pubblica opinione.
Il fallimento di quella missione è sotto gli occhi di tutti e purtroppo ancora una volta il nostro Paese è costretto a dar conto di una vera e propria guerra mossa per interessi che nulla hanno a che fare con quelli delle popolazioni interessate.
Stringendoci ai parenti dei militari caduti ed augurando una rapida guarigione ai feriti, auspichiamo quanto prima l'acquisizione della piena consapevolezza dell'inutile prezzo di sangue che anche l'Italia continua a pagare senza il benché minimo avanzamento sotto il profilo della pacificazione delle aree in cui i nostri soldati prestano la loro opera ed il ritiro immediato delle nostre truppe.
Stefano Vinti
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