PERUGIA - Il capogruppo del gruppo consiliare Sinistra e Libertà alla Provincia di Perugia Enrico Bastioli chiede, con un comunicato che di seguito pubblichiamo, che ‘sulla caccia si apra un percorso di positiva condivisione’.
“Il Gruppo Consiliare di Sinistra e Libertà della Provincia di Perugia - scrive -, venuto a conoscenza della proposta di adozione di un atto deliberativo presentato in Giunta, contenente norme relative alla possibilità di effettuare prelievi di contenimento della specie cinghiale anche ai cacciatori in forma singola, esprime tutte le proprie perplessità, sia nel merito della proposta che rispetto al metodo adottato per la sua promulgazione. Riteniamo, innanzitutto, che un provvedimento di questa natura, porrebbe seri problemi in ordine alla sicurezza; la caccia in forma singola infatti, non imponendo l’obbligo della segnalazione, ingenererebbe una sorta di far west tra cacciatori, tanto più nella giornata di apertura generale. Tale pratica produrrebbe inoltre forti divisioni all’interno del mondo venatorio, anche in virtù del ruolo di gestione e controllo del territorio assegnato alle squadre stesse, e che con questo provvedimento verrebbe di fatto rimesso in discussione, a fronte invece degli ottimi risultati che questa politica sta ottenendo. Basti guardare quanto avvenuto a proposito nel distretto perugino, nel quale le squadre di cacciatori si sono mosse in collaborazione con le istituzioni, adottando quindi una pratica di partecipazione che non può essere dispersa".
Per questi motivi - sostiene sempre Bastioli - tale provvedimento avrebbe generato forte malcontento nella gran parte del mondo venatorio, in controtendenza con una pratica consolidata da anni, in cui ogni atto era preventivamente condiviso con Regione, ATC e associazioni venatorie, una politica che Sinistra e Libertà continua a condividere e che questo passaggio mette in seria discussione.
"Dal punto di vista politico - osserva inoltre -, abbiamo l’impressione che la Provincia di Perugia stia cambiando il proprio orientamento, sia rispetto a quanto indicato dalla legge 157 che dalla legge regionale n.14, che prevedono specifici percorsi di coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Il gruppo di Sinistra e Libertà, coerentemente con la politica di partecipazione e condivisione seguita dalla Provincia fino ad oggi, e avvalorata dall’ordine del giorno approvato all’unanimità nella seduta del 30 luglio scorso, chiede quindi al Presidente di sospendere la delibera in questione, consentendo l’apertura di un confronto trasparente con la maggioranza, con la Regione, gli ATC, e tutto il mondo venatorio, chiedendo l’immediata convocazione su queste tematiche anche della consulta regionale venatoria”.
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