di Nicola Bossi Si stringono i tempi per la legge elettorale e la conseguente modifica alla statuto regionale. Questa mattina i membri della Commissione Statuto hanno prima visionato la legge elettorale proposta dal Pd e poi hanno deciso di incontrarsi il 21 settembre per proporre e discutere eventuali modifiche. Il capogruppo del Pd Gianluca Rossi ha confermato gli elementi cardine della nuova legge che era stata presentata in bozza al tavolo di maggioranza del centrosinistra. Elezione diretta del candidato presidente vincente, mentre vengono eletti direttamente (senza preferenza9 quei candidati presidenti collegati a coalizioni che hanno ottenutio almeno un seggio. Il listino non sparisce ma viene trasformato: diventa premio di maggioranza che scatta integralmente in caso di vittoria. I nomi proposti dalla coalizione vincente diventano consiglieri regionali. Il premio di maggioranza consiste in sei consiglieri. Altre due particolarità della legge: le elezione dei consiglieri avverrà su base provinciale (due le circoscrizioni) per aumentare la rappresentatività di Terni altamente penalizzato in passato. I gruppi politici attualmente rappresentanti in Consiglio regionale non hanno bisogno di raccogliere firme; basterà la presentazione del simbolo e della lista fatta dal rappresentante regionale del partito o movimento. I consiglieri passano da 36 a 30 più il candidato presidente vincente.La preferenza è unica. Sulla bozza della legge elettorale, da parte del centrosinistra - afferma Giuseppe Rossi -“c’è disponibilità a discutere con tutti i gruppi politici per raggiungere il più ampio consenso possibile”. L'approvazione della legge appare scontata dato che alle forze di sinistra non dispiace per "la sua voglia di pluralismo e presa i considerazione anche di un terzo polo"; nel centrodestra l'impianto è considerato sufficiente e stabile anche se si vuole ridurre la distanza tra maggioranza e minoranza. Lignani, consigliere della Pdl, ha proposto un premio di maggioranza non di 6 consiglieri ma di 5. Condividi