PERUGIA - Il valore della produzione nel settore delle costruzioni stimato in Umbria nel 2009 e' di 2,9 miliardi di euro. Circa l'82% di questa cifra - pari a 2,3 miliardi di euro - e' costituita da investimenti per nuove costruzioni. Il resto e' investito in manutenzione ordinaria (18,4%) pari a 530 milioni. Il valore della produzione nel 2008 e' di 3.6 miliardi di cui 1,5 per il nuovo e 1,4 per la manutenzione straordinaria (rinnovi e ristrutturazioni). Il resto (633 milioni) e' investito in manutenzione ordinaria. E' quanto emerso nel corso dei lavori, al convegno promosso dall'Ance di Perugia. Nel 2007 il valore complessivo della produzione in Umbria e' di 3,8 miliardi di cui 1,6 per il nuovo, 1,5 per la manutenzione straordinaria e 646 milioni per la manutenzione ordinaria.
Tutto il mercato del recupero, straordinario e ordinario, assorbe oltre il 60% del valore prodotto dal settore, una quota superiore alla media nazionale attestata nel 2009 intorno al 58%.
Il primo mercato regionale e' quello delle abitazioni, cosi' anche in Italia, con una spesa complessiva pari a 1,2 miliardi (42% del valore della produzione), ripartita abbastanza equamente tra nuova costruzione (618 milioni) e manutenzione straordinaria (588 milioni).
Il secondo mercato regionale e' quello non residenziale privato che - spiega una nota - con 477 milioni, assorbe il 17% delle risorse; 406 milioni sono destinati alle infrastrutture (14% del totale) mentre all'edilizia non residenziale pubblica spetta il 9% della cifra d'affari complessiva. Rispetto al dato nazionale, il mercato umbro si caratterizza per una maggiore incidenza dell'edilizia abitativa (42% contro 39%) e una minore incidenza di quella non residenziale privata (17% contro 20%), mentre nel complesso il comparto delle opere pubbliche si attesta sul 23% sia in ambito regionale che nella media nazionale. Ma quella che e' la struttura del mercato al 2009 deve essere interpretata alla luce della dinamica registrata negli ultimi anni; il 2009 sara' ancora un anno negativo in cui si assistera' a importanti variazioni interne: la crisi delle nuove abitazioni si consolida e amplifica (-16%), il non residenziale stenta ad uscire da una crisi ormai di lunga durata, la ripresa delle opere infrastrutturali impedisce un crollo maggiore del mercato. Si ritiene che 2009 si faranno sentire gli effetti dell'avvio di importanti lavori stradali, in particolare quelli relativi al quadrilatero Umbria-Marche.
Piu' incerta, e' stato detto durante i lavori del convegno dell'Ance, e' la dinamica per il prossimo anno. Allo stato attuale non e' possibile effettuare una stima ''attendibile'' del settore, che sara' senz'altro condizionata dagli effetti degli investimenti stimolati dall'attuazione del Piano di rilancio dell'economia (il cosiddetto Piano Casa 2). Il Cresme ha stimato l'impatto sul mercato nazionale derivante dall'attuazione di tale piano, che sara' in grado di far crescere gli investimenti in nuove abitazioni del 14% nel 2010 (-17% senza tale provvedimento), ovvero portando ad una leggera ma importante crescita di tutto il settore (+1,1%) che segnerebbe invece un -5% al netto di tale provvedimento. Si tratta di una prima stima prudenziale, e che considera unicamente l'impatto degli interventi di ampliamento nel settore residenziale (nuova costruzione).
L'Umbria e' tra le regioni che hanno concluso l'iter normativo con la pubblicazione il 29 giugno 2009 della legge regionale n. 13 del 26/6/2009, ma in ogni caso per tutte le stime regionali per il 2010 si preferisce attendere la conversione in legge di tutti i provvedimenti regionali.
Per l'occupazione, i dati provenienti dal mercato del lavoro - conclude la nota - mostrano un settore ancora in crescita: la media dei dati trimestrali 2008, cosi' come il risultato del primo trimestre dell'anno in corso, indicano un numero di occupati nel settore delle costruzioni ancora in crescita, un risultato sorprendente se si considera che il numero degli occupati totali in regione nello stesso periodo cresce assai meno (+2,4% nel 2008) o persino si riduce nel periodo piu' recente (-3,7% rispetto al primo trimestre 2008). Il 2008 e' l'anno di una nuova espansione del settore, che vede l'ingresso di quasi 3 mila addetti con il picco nell'ultimo trimestre quando arrivano a 36.411 unita', livello superato ancora nell'anno in corso: mentre gli investimenti iniziano a contrarsi, il numero degli occupati supera le 38 mila unita', segnando un +10,2% rispetto al primo trimestre 2008, e un +4,8% rispetto all'ultimo trimestre 2008.
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