Il Cpn decide di assumere l’indirizzo emerso nell’assemblea del 18 luglio scorso di porsi l’obiettivo della costruzione della federazione della sinistra di alternativa. Nella piena conferma del mantenimento del Partito della Rifondazione Comunista per l’oggi e per il domani, la scelta della federazione è quella della costruzione di una soggettività politica avente una massa critica efficace al fine di costruire un polo di sinistra anticapitalista autonomo dal PD e alternativo al suo progetto strategico. Anche i recenti risultati elettorali della Linke nelle elezioni regionali indicano, nel permanere delle due sinistre, la necessità di questo processo unitario, di aggregazione delle forze della sinistra anticapitalista e comunista; un processo credibile se basato su un programma realmente alternativo, che coinvolga sin dall’inizio in modo aperto tutte le forze politiche, sociali, culturali, associative, singole e singoli disponibili a costruire un polo politico autonomo dal Pd e portatore di un progetto strategicamente alternativo. Un polo della sinistra di alternativa che - nel quadro delle due sinistre - assuma come fondative e discriminanti la connessione tra anticapitalismo, critica al patriarcato, riconversione ambientale e sociale dell’economia, antirazzismo, pacifismo, solidarietà internazionale, lotta contro l’omofobia, critica della politica come attività separata. Se l'alternatività dei contenuti, del programma, delle proposte è l'elemento centrale, non secondaria è la modalità con cui si procede nel dare vita alla Federazione. Si tratta di una proposta unitaria, volta ad archiviare una stagione di scissioni, che può darsi solo come processo partecipato e democratico, che deve coinvolgere a pieno titolo e sin dall'avvio tutte le realtà disponibili sia a livello nazionale che territoriale, recuperando le relazioni e le sperimentazioni della Sinistra Europea; un processo realmente partecipato da costruire sulla base di un lavoro politico comune, articolato e sperimentato nei territori e radicalizzato nei conflitti, a partire dalle lotte per il lavoro e per la giustizia sociale. Per questo è necessario costruire, con tutti coloro che sono disponibili nazionalmente e localmente, assemblee territoriali di presentazione ed articolazione della proposta della Federazione. Tale percorso deve partire da subito in modo da rendere possibile un primo momento di bilancio con una assemblea nazionale prevista per fine autunno. Il CPN dà inoltre mandato alla segretaria di comporre, con le altre forze che promuovono la Federazione, i due gruppi di lavoro indicati dall'assemblea del 18 luglio, al fine di predisporre una bozza di "Manifesto"della Federazione e di "regole"per il funzionamento della stessa. Condividi