Segreteria Regionale PRC
Anche in Umbria, come in diverse parti d’Italia, quelli che erano i precari della scuola e che ora sono diventati i disoccupati della scuola si stanno organizzando. L’obiettivo è quello di fermare la mattanza che il ministro Gelmini sta perpetrando, di ridare fiducia a migliaia di insegnanti a tempo determinato di tornare al lavoro e di restituire speranza ai cittadini di poter usufruire di un diritto primario cui stanno, quasi a loro insaputa, rinunciando.
L’aumento del numero di studenti per classe, la riduzione dell’orario scolastico, gli accorpamenti tra istituti che spesso non hanno nulla a che vedere gli uni con gli altri, i tagli agli organici delle scuole avranno pesanti ripercussioni sulla qualità dell’insegnamento e, conseguentemente, sulla qualità dell’apprendimento.
Le manifestazioni, i sit-in , gli incontri dei giorni scorsi sono solo l’incipit di un lungo cammino di lotta che il governo sta tentando di deviare verso più miti consigli. L’arma utilizzata a questo scopo sono i contratti di disponibilità, vera offesa alla dignità degli insegnanti, che, facendo leva su bisogni e spinte individualistiche, creano una frattura nel corpo insegnante, acuendo una competizione tra precario e precario.
Rifondazione Comunista si unisce agli insegnanti che danno battaglia per salvare il proprio posto di lavoro, ai genitori che devono sempre più sopportare gli effetti della riforma, a tutti coloro che credono che l’istruzione continui ad essere un diritto fondamentale attraverso il quale ciascuno di noi può sviluppare la propria persona.
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