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La 'Questione Centro Italia', sollevata a livello nazionale dal presidente della Provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci, sarà al centro del Consiglio provinciale di lunedì 14 settembre, convocato per le 15. L'assemblea di viale Gramsci discuterà e poi metterà ai voti un ordine del giorno presentato dalla maggioranza per rilanciare nei territori di Marche, Toscana, Umbria, Lazio ed Emilia Romagna, che "rischiano di restare schiacciati da un Governo che si preoccupa da una parte di rispondere ai ricatti della Lega, dall'altra a quelli di Lombardo e del cosiddetto partito del Sud", l'emergenza che si sta vivendo nel cuore dello Stivale. L'invito è a organizzarsi e rivendicare insieme le esigenze dei territori centrali aprendo un tavolo di confronto con il Governo su crisi economica, sanità, ripartizione dei fondi europei, infrastrutture (in primis la Fano-Grosseto) e federalismo. Il documento rilancia anche la candidatura della provincia a ospitare una delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia in programma nel 2011. La seduta si aprirà con l'approvazione del verbale dell'ultima seduta prima delle ferie estive, le comunicazioni della presidenza, la risposta a interpellanze e interrogazioni, le mozioni e gli ordini del giorno. Tra questi ultimi da segnalare il documento che mira al "ripristino dell'attività del punto nascita e della emergenza ostetrico -ginecologica dell'ospedale di Novafeltria" presentato dai consiglieri del Pdl Roberto Giannotti e Francesca Maria Falcioni. Inoltre l'ordine del giorno del consigliere Giulio Tomassoli (Pdl) sulla "proposta di apertura del tavolo di concertazione con i soggetti privati e pubblici per riprendere e sviluppare le linee di sangue del cavallo del Catria come razza da carne" e l'odg "a favore della libertà in Iran e a sostegno del movimento di protesta contro l'oppressione del regime teocratico degli ayatollah" del consigliere Gaetano Vergari (SeS), che ha presentato anche un documento sulle celebrazioni dell'Unità d'Italia. Infine saranno esaminati storni e variazioni al bilancio di previsione 2009 e pluriennale 2009-2011. Condividi