di
daniele cibruscola
Nel 1909, a Villa Montesca, i baroni Leopoldo ed Alice Franchetti invitavano Maria Montessori a tenere un seminario sul metodo della pedagogia scientifica, successivamente noto come “metodo Montessori”, oggi applicato in tutto il mondo e conosciuto da migliaia di studenti. Nel 2009, il 25 di questo mese, Villa Montesca sarà di nuovo centro nevralgico di cultura e formazione. In occasione delle celebrazioni organizzate per ricordare il centenario di quell’illustre visita infatti, il Centro studi di Città di Castello ospiterà l’incontro internazionale dal titolo “Didattica, nuove tecnologia e democrazia”, un incontro fortemente voluto, oltre che dal presidente del Centro studi Giuliano Granocchia (già esponente locale del PRC), anche dal sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini e dal presidente della Provincia di Perugia, Marco Guasticchi.
Il programma dell’evento è ricco e variegato: alle 10 di mattina saranno le relazioni introduttive del giornalista Carlo Fuscagni e del direttore di Villa Montesca Fabrizio Boldrini ad aprire il meeting. A seguire, dopo una breve interruzione, si entrerà nel vivo dell’evento con gli interventi programmati “Dai mass-media ai self-media: comunicazione e approfondimento”, “Nuovi approcci didattici all’insegnamento della storia”, “Essere insegnanti in una scuola dell’est, tra vecchia e nuova Europa” ed “Apprendere attraverso le emozioni dei network sociali”, rispettivamente curati da Hans Giessen (docente in visita dell’Università Saarland) Emilios Solomou(direttore dell’Imcs dell’isola di Cipro) Tzvetan Tzvetanski (direttore del Cei di Sofia, Bulgaria) e da Luis Lizama Fuentes (dell’Istituto delle tecniche educative di Madrid, Spagna). Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, saranno invece presentati 4 seminari, “Euclide”, un metodo per l’insegnamento delle scienze”, “Lethe, apprendere attraverso le emozioni”, “Bridge insulae europae, storia ed integrazione europea attraverso la rete” e “Clan, apprendere da adulti fra tempi di lavoro e tempi di riposo”. Ai quattro progetti, risultato del lavoro condotto da oltre 3000 studenti in tutta Europa, seguiranno poi gli appuntamenti in cartellone per la serata: il primo è fissato per le 18, quando nella sala del Consiglio comunale sarà di scena la mostra “Oggi non sono andata a parare le pecore…”, una memoria delle tante scuole rurali un tempo presenti sui territori di Montesca e Rivogliano. Mentre il secondo, lo spettacolo teatrale dal titolo “Il signor Jones ha rotto il pc”, un dialogo semiserio sulla comunicazione realizzato dal Centro studi di Villa Montesca con la collaborazione di David Riondino (attore) e Massimo Cirri (conduttore della trasmissione “Caterpillar”, Radio2), inizierà alle 21.30 e si terrà nei locali dell’Auditorium Sant’Antonio.
“Il settore del terziario avanzato – come lo ha definito Granocchia nella conferenza introduttiva dell’evento – è il comparto da sviluppare in un territorio come l’Umbria. Un territorio ricco sì di tradizioni e cultura (tangibile), ma anche di storie, come quella della Montessori, che vanno valorizzate e non devono essere dimenticate”. Con l’incontro del 25 settembre, per le tematiche da questo affrontate, il Centro studi di Villa Montesca “si conferma ancora una volta eccellenza dentro l’eccellenza – utilizzando proprio le parole pronunciate da Granocchia in occasione di una sua precedente intervista – perché rappresenta nel panorama della formazione umbra una realtà significativa, che si colloca nell’importante terreno della ricerca oltre che nella semplice erogazione di percorsi formativi”.
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