PERUGIA - Il candidato alla Segreteria regionale del Partito democratico Lamberto Bottini appoggia e aderisce alla manifestazione regionale dei precari della scuola indetta per domani, 10 settembre, all’ITAS “G.Bruno” di Perugia.
Stando ai dati ad oggi pervenuti, la riduzione dei posti di lavoro nelle scuola umbre, per effetto della finanziaria del governo Berlusconi, è, almeno, di 386 unità, tra docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliare.
Dei 570 previsti, solo a poco più di 100 lavoratori è stato confermato l’incarico per riassorbimento da pensionamenti. La situazione sarà molto più pesante il prossimo anno, quando il rapporto tra pensionamenti e immissioni in ruolo sarà più sfavorevole e quando entrerà nella fase decisiva il dimensionamento della rete scolastica e partirà la riforma delle scuole superiori che prevede ulteriori riduzioni .
Questi numeri, inoltre, si riferiscono solo ai contratti annuali non rinnovati e non tengono conto di quanti non saranno più chiamati a fare supplenze temporanee. Per chi rimane senza contratto il Ministro ha previsto solo il sussidio di disoccupazione che potrà coprire da 6 mesi a un anno, forse, in cambio di supplenze e partecipazione a progetti (quali e dove non si sa), oltre al riconoscimento del punteggio annuale di 12 punti.
“Dietro quei numeri – ricorda Lamberto Bottini - ci sono, però, persone, famiglie e sale la preoccupazione e l’angoscia di chi non ha altre fonti di sostentamento. Ma il problema ricadrà anche sugli alunni e sulle famiglie perché non potrà più essere assicurato, per la riduzione dei finanziamenti e per il numero elevato di alunni per classi, il livello di offerta formativa erogata fino a quest’anno. È incredibile la superficialità con cui il ministro Gelmini parla di riforma e di qualità della scuola di fronte a un tale disastro; non si ha ricordo nella storia italiana di un taglio tanto drastico di finanziamenti all’istruzione, proprio mentre tutti gli stati democratici investono nelle politiche del sapere per uscire dalla crisi internazionale”.
“Le responsabilità – inoltre - sono del governo e non possono essere, in alcun modo, addebitate alle Regioni, le quali, oltre ad essere già in difficoltà finanziarie per i tagli operati dal governo, non hanno fondi a bilancio per coprire una spesa che è dello Stato. Potranno essere promossi progetti di sostegno all’autonomia scolastica, alla dispersione e sarà fatto quanto possibile anche nella nostra Regione, ma stiamo parlando purtroppo solo di briciole”.
Il Partito democratico è schierato a fianco dei precari in lotta e a difesa della scuola pubblica e chiede al governo di bloccare questa deriva e di ridiscutere, nella prossima finanziaria, i tagli previsti. Ricorda che nel settembre 2007 nel “Libro bianco” sulla scuola italiana, il governo Prodi aveva avanzato un progetto d’intervento sulla scuola pubblica che riequilibrava investimenti e tagliava sprechi ma che, soprattutto, prevedeva l’immissione in ruolo di 150.000 precari in 3 anni, come previsto dalla finanziaria del dicembre 2007. In due anni di governo Berlusconi sono stati sprecati o dispersi finanziamenti, progetti di investimento e di tutela della scuola pubblica e del suo personale; la responsabilità del governo è grave.
Thursday
10/09/09
09:08