Il Centro Nazionale di Informazione Tossicologica di Pavia conferma i timori espressi nei mesi scorsi da Rifondazione Comunista dell'Umbria e la giustezza delle linee contenute nella proposta di legge regionale sullo sport che ancora attende di essere discussa dal Consiglio regionale. L'istituto infatti denuncia che in Italia aumenta significativamente il fenomeno delle intossicazioni da “prodotti performanti”, quali integratori, preparati dimagranti ed anabolizzanti. Il CNIT dal 2007 al 2009 ha preso in esame 37 pazienti di cui 19, frequentatori abituali delle palestre, con segni di intossicazione da questo tipo di prodotti. Un segnale allarmante legato anche dalla facile reperibilità e dalla scarsa conoscenza dei prodotti e dall'incremento di assuntori anche a livello dilettantistico. É evidente che occorre uno sforzo delle istituzioni e dei soggetti interessati per arginare l'utilizzo delle sostanze dopanti che rischia di diventare, senza iniziative e strumenti idonei, un vero e proprio fenomeno di massa. La proposta di legge regionale sullo sport presentata da Rifondazione Comunista ha tra le linee guida la lotta al doping, una emergenza confermata appunto dai dati resi noti in questi giorni. Per questo chiediamo che il testo venga portato in aula quanto prima affinché l'Umbria si doti di una legge che, attraverso l'attivazione nei vari contesti educativi di campagne d'informazione e di sensibilizzazione sui rischi legati all'assunzione di sostanze dopanti e sui traffici connessi a questo mercato, contribuisca a far ritornare lo sport una pratica pulita e di alto valore sociale. Stefano Vinti Condividi