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PERUGIA - La Confederazione italiana agricoltori e la Confagricoltura esprimono ''viva preoccupazione'' per la difficolta' con la quale il tavolo tecnico regionale procede nell'individuazione delle soluzioni per risolvere le criticita' che attraversa, in particolare ma non solo, il settore zootecnico suinicolo. La presa di posizione arriva in seguito all'incontro tenutosi oggi presso l'assessorato all'Agricoltura della Regione Umbria per affrontare i problemi legati all'utilizzo dei reflui zootecnici afferenti agli impianti di Marsciano e Bettona. Cia e Confagricoltura rilevano, in un comunicato congiunto, che, a fronte di una generica disponibilita' ''politica'' le istituzioni rappresentate al Tavolo, assessorati all'Agricoltura e all'Ambiente, Arpa e Comune di Marsciano, ''faticano ad individuare e concertare le opportune decisioni e ad assumere precisi impegni che consentano agli allevatori di ricominciare a lavorare con la necessaria tranquillita' e sufficienti certezze per il futuro del settore''. Le due organizzazioni ''apprezzano, pertanto, che l'importanza, per tutto il sistema economico regionale, della zootecnia e della suinicoltura venga riconosciuto, ma denunciano, al contempo, che quando si tratta di passare dalle affermazioni di principio all'assunzione di responsabilita' vengono posti, dai diversi componenti del Tavolo, innumerevoli ostacoli, di volta in volta di carattere economico, tecnico, giuridico e amministrativo, alle soluzioni prospettate''. Cia e Confagricoltura fanno quindi notare ''come non si riesca, tra l'altro, a separare, come invece opportuno, la fase contingente dalle necessarie iniziative di riorganizzazione e ristrutturazione degli impianti e del settore tutto; i tempi a disposizione per affrontare l'emergenza, infatti, sono ristrettissimi: l'imminente inizio della brutta stagione, oltre a creare il rischio di pericolosi sversamenti dei reflui contenuti nelle lagune ne impedirebbe anche l'utilizzo agronomico''. Sarebbero invece da assumere, secondo Cia e Confagricoltura, ''decisioni rapide ed una ancor piu' celere attuazione delle misure individuate che, tra l'altro, in una prima fase consistono semplicemente nell'utilizzo di una parte dei liquami stoccati nelle lagune degli impianti di Marsciano per la fertirrigazione dei campi circostanti''. Cia e Confagricoltura sollecitano infine le istituzioni a fornire ''le necessarie delucidazioni sull'interpretazione della normativa regionale e ad agire di conseguenza, permettendo in tal modo l'avvio delle pratiche necessarie per l'utilizzo dei reflui zootecnici in tempo utile; inoltre, essendo il problema di valenza generale, riguardando molti altri ambiti della provincia, incontreranno il Prefetto di Perugia, il prossimo 10 settembre, per cercare di individuare un percorso che, salvaguardando il rispetto per le norme che regolano il settore e le giuste esigenze di compatibilita' ambientale, permetta anche di riconoscere la legittimita' e l'importanza dell'attivita' imprenditoriale di un comparto, che, attraverso l'attivita' di oltre 80 aziende fornisce lavoro a diverse centinaia di addetti''. Condividi