Mentre stavano portando in procura gli atti di una precedente operazione, gli agenti della sezione antidroga della squadra mobile di Perugia hanno notato dei movimenti sospetti in piazza del Bacio arrestando quindi un tunisino nel corso di un intervento che ha portato anche al sequestro di dosi di eroina, cocaina e hascisc nonché alla denuncia a piede libero di una cittadina italiana. In particolare gli investigatori si sono accorti che due stranieri stavano confezionando gli stupefacenti da spacciare al riparo di una aiuola. L'italiana - secondo la ricostruzione della polizia - era invece impegnata a fare da vedetta (e per questo è stata indagata in stato di libertà). All'arrivo del personale della squadra mobile, uno degli stranieri è fuggito ed è ora ricercato. L'altro, il tunisino Mounir Cherif, 29 anni, è stato invece bloccato. Dagli accertamenti è inoltre emerso - sempre in base a quanto si è appreso - il suo coinvolgimento in un'altra operazione antidroga, quella denominata Termophili. La polizia ha inoltre sequestrato otto buste di eroina, una di cocaina e una di hascisc pronte per lo spaccio. Custodia cautelare in carcere inoltre per quattro dei tunisini bloccati dalla squadra mobile di Perugia la scorsa settimana in una struttura abbandonata di Pian Di Massiano dove erano stati sequestrati circa due etti tra eroina, cocaina, marijuana e hascisc. Altri sei loro connazionali bloccati nella stessa occasione sono stati invece rimpatriati dopo la convalida degli arresti. L'intervento era stato compiuto nell'ambito dell'operazione ''Special blue moon'' che aveva coinvolto polizia, carabinieri e guardia di finanza. Nel corso dell'udienza di convalida, nove dei nordafricani fermati avevano accusato del possesso della droga un loro connazionale (quello tra l'altro rimasto sul posto con la polizia per completare la perquisizione). A quel punto - secondo quanto si è appreso - il tunisino ha a sua volta addebitato il possesso degli stupefacenti agli altri tunisini. Al termine dell'udienza gli arresti sono stati convalidati per tutti. A carico di quattro, come detto, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Condividi