di Nicola Bossi
Franco Calistri, esponente di spicco di socialismo 2000 il partito che ha aderito alla Federazione de La Sinistra D'Alternativa (prc, Pdci e per l'appunto socialismo), è stato per molti anni dirigente in regione e le leggi elettorali sono stato il suo pane. A Lui, come politico e tecnico, abbiamo chiesto un parere sulla ipotesi di legge elettorale uscita dalla maggioranza ieri sera.
"Bisogna capire quale legge elettorale visto che si cambia tutto ogni settimana. Comunque se questa ipotesi è quella buona, uno dei punti centrali su cui si era discusso in passato era l'abolizione del listino - i posti garantiti -. Con questa ipotesi non solo si mantiere, come premio di maggioranza, ma i posti garantiti sono aumentati. Il 10 per cento dei consiglieri vengono eletti su nomina delle segreterie dei partiti. Che è quello che abbiamo sempre criticato della legge elettorale di Calderoli".
Che legge invece auspicheresti come Socialismo 2000?
"Un'ipotesi di legge elettorale sarebbe quella di avere un consiglio regionale di 30 - con modifica dello statuto - eletto direttamente nelle due circoscrizione di Perugia e Terni e con un premio di maggioranza alla coalizione vincente".
Con la nuova ipotesi di legge elettorale: si supererà il divario di letti tra Terni e Perugia?
"Penso di no. Basterebbe usare il metodo "dont" per evitare resti impazziti che penalizzano Terni. Il Dont si usa per le province e per i comuni.
Ha un punto che le piace?
"C'è un elemento importante: si permette al candidato di un potenziale terzo polo di essere eletto se superà lo sbarramento. In questa maniera si cancella il bipartitismo forzato e consente la democrazia partecipata"
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