WASHINGTON - La megalomania di Berlusconi non conosce limiti e spesso lo tradisce. Così è stato anche per gli "omaggiQ" super lussuosi che ha voluto fare ai suoi ospiti stranieri durante il G8 all'Aquila e si deve proprio a questo eccedere che si è saputo che cosa egli abbia regalato loro nella circostanza e, soprattutto, il costo del grazioso souvenir d'Italie che ha consegnato a ciascuno di loro: un prezioso volume su Canova, impreziosito da una copertina in marmo di carrata, del peso di 25 chili e del valore di 460mila dollari, corrispondente più o meno alla retribuzione media ventennale di un lavoratore italiano. La cosa si è venuta a sapere perché il premier canadese Stephen Harper non potrà tenere per sé il prezioso presente: la legge federale proibisce infatti ai politici locali di accettare doni del valore superiore ai mille dollari, per cui il libro, ora di proprietà del governo, finirà in un museo. Non a caso il 10 luglio scorso, durante la consegna dei doni avvenuta all'Aquila, il primo ministro canadese aveva dichiarato: "Berlusconi è in gran forma, ma fa regali esagerati". Harper aveva poi aggiunto: "L'unico problema che ho avuto con Berlusconi sono i regali che mi ha fatto, abbastanza per mettermi in seria difficoltà con la Commissione etica, per questo sto assicurandomi di averli registrati tutti''. Proprio la commissione etica canadese stabilisce, nel Conflict of Interests Act, norme molto severe per i regali alle autorità pubbliche, per cui i regali dal valore superiore ai mille dollari diventano proprietà del governo. L'opinione pubblica canadese si era mostrata stupita dai costosi doni di Berlusconi. Non solo perché il tema del G8 era la recessione economica, ma anche perché la riunione dei grandi del mondo si svolgeva all'Aquila, devastata pochi mesi prima dal terremoto. Condividi