Marco Casavecchia
Se fosse vivo il grande Ginaccio Bartali, se la caverebbe con una battuta delle sue, ormai famosa: ''L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare''.
Ebbene sì, si replica. Pessimo inizio di questo dannatissimo campionato di Lega Pro, tre partite, tre punti; proiezione finale: 34 punti, ovvero spareggio play out, se non retrocessione diretta. Grazie tante Società, grazie tante, tecnico e giocatori. Non ne sentivamo la mancanza, per la verità, ma vi ringraziamo per averci ricordato, ancora una volta, che in quanto tifosi del Grifo, siamo condannati alla sofferenza eterna.
Non solo il danno, sotto forma di due rigori contro in tre partite, mai nessuno a favore da tempo immemorabile, ma anche un'espulsione, novanta minuti di ''non gioco'', tanta confusione tattica, giocatori che non fanno la differenza, portati a Perugia quali salvatori della patria, quando invece ci viene il sospetto che altro di meglio non si è trovato o potuto acquistare, e la beffa delle ''cugine'' che veleggiano verso altri lidi, sospinte dal vento della capacità organizzativa o lungimiranza, senza tanti stravolgimenti o dopo scelte coraggiose.
Scelte coraggiose che uomini con un minimo di dignità dovrebbero meditare, almeno mettendosi in discussione, prima che sia troppo tardi. Prima che sia troppo tardi, cara Società, invece che chiuderti in un inutile quanto indisponente silenzio, alza la voce e fatti sentire. Lo devi ai tifosi. Lo devi alla città. Perché lo spettro della seconda divisione già turba il sonno dei giusti: i tifosi del Grifo.
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