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Non è certamente nostra volontà cercare delle attenuanti per la seconda sconfitta in campionato, sui tre incontri sin qui disputati, dei grifoni, ma lasciateci comunque svolgere una considerazione riguardo alla disinvoltura con la quale si applicano i regolamenti su alcuni campi di gioco in Italia. Il Perugia è andato due volte in trasferta, nella giornata di apertura a Varese ed oggi a Busto Arsizio, nel campo della Pro Patria: ebbene, in entrambe le occasioni la squadra bianco rossa ha dovuto fare a meno dei suoi tifosi per il semplice fatto che gli stadi delle città ospitanti non erano in grado di accoglierli. Ciò vuol dire che il Perugia ha dovuto giocare in stadi non perfettamente in regola. Per molto meno altre compagine, anche di serie superiore, non sono state ammesse ai campionati ai quali avevano diritto di accedere, rischio più volte corso in passato anche dal Perugia viste le ripetute minacce di dichiarare inagibile lo stadio Curi per qualche tornello o telecamera di sicurezza non perfettamente a posto. Come altri prima di noi hanno osservato, sarebbe stato perciò giusto applicare anche in questi casi il principio "No stadio? No party!". Dobbiamo perciò chiederci se il fatto che al Ministero degli Interni sieda l'on. Maroni, quello che fra le altre cose si ripromette di schedare i tifosi introducendo la famigerata tessera indispensabile per partecipare alle trasferte, giustifichi il fatto che alle due società del profondo Nord leghista sia stato permesso di fregarsene di ogni regola. Ripetiamo, le due sconfitte esterne dei grifoni sono state strameritate, al punto che anche l'incitamento di qualche tifoso al seguito non avrebbe certamente cambiato il risultato, ma resta il fatto che qualcuno ha voluto dare una mano a chi non se la merita, tanto più che alla lunga perfino l'esito di questo campionato potrebbe risultare falsato da tale comportamento. Una domanda, al riguardo: siccome il Curi è attrezzato per ospitare i tifosi al seguito delle avversarie di turno, vuol dire che in occasione degli incontri di ritorno sia il Varese che la Pro Patria potranno contare sul sostegno delle rispettive tifoserie? Se così fosse è evidente che in queto caso l'unica compagine danneggiate sarebbe quella che lo stadio in regola ce l'ha, un fatto questo assolutamente inaccettabile. Fatta questa premessa veniamo a quanto hanno combinato le Umbre di Lega Pro in questa terza giornata di campionato. Ad una Ternana in grande spolvero, che ha inanellato la terza vittoria consecutiva (oltre tutto con due incontri disputati in trasferta) battendo la Spal (0-1) a Ferrara e che ora comanda solitaria la classifica del girone B di prima divisione con 9 punti, e ad un Foligno che si conferma una splendida realtà liquidando agevolmente in casa la Paganese (3-1 il risultato finale) arrivando a quota 7 punti, il che colloca i falchetti nelle parti alte del girone A, fa riscontro un sempre più deludente Perugia che ha rimediato a Busto Arsizio una sconfitta (2-0) senza giustificazioni. I grifoni hanno iniziato l'incontro con la Pro Patria come peggio non si poteva, disputando ancora una volta un primo tempo incolore che ha compromesso il risultato avendo rimediato due rigori contro e un'espulsione che li ha ridotti a giocare in dieci. Più accettabile il secondo tempo allorché, facilitati anche dal fatto che i loro avversari forti del doppio vantaggio conseguito avevano tirato i remi in barca, hanno manifestato un pizzico di orgoglio, non sufficiente comunque per rimettere in discussione il risultato. Certo è che una squadra che era partita con ben altre ambizioni non può permettersi il lusso di regalare un tempo di gioco alle squadre avversarie, soprattutto in un campionato difficile qual è quello che si trova a disputare. Ora i bianco rossi perugini si trovano agli ultimi posti della classifica, con soli 3 punti, oltre tutto guadagnati fortunosamente al Curi con il Figline. Ma c'è di più, perche obiettivamente non si vede come questa difficile situazione possa essere rapidamente rimediata, vista la grande difficoltà del Perugia ad andare a segno: una sola rete finora realizzata e per di più messa a segno nel finale di partita grazie ad un grande svarione difensivo dei toscani del Figline. Il fatto è che stando alle promesse il reparto avanzato dei grifoni doveva essere rafforzato con l'arrivo di due attaccanti di grande esperienza, promesse non mantenute visto che alla fin fine è arrivato solo un giovane di belle speranze le cui qualità debbono essere però ancora verificate. Resta poi un grosso mistero da risolvere: quello delle prestazioni eccellenti fornite dagli atleti che sono stati allontanati da Perugia a causa del loro scarso rendimento. Atleti che lontano dal Curi pare abbiano ritrovato una nuova giovinezza, com'è stato oggi per Cutolo che all'esordio in serie B ha subito messo a segno una rete risolutiva. Tutt'altra musica quella suonata dalle fere ternane, anche se oggi sono state obiettivamente aiutate da un pizzico di fortuna a Ferrara. Sia come sia, alle fine resta il fatto che i rossi verdi si dimostrano squadra rocciosa e ben impostata essendo stato rinforzato l'impianto della scorsa stagione con l'arrivo di alcuni azzeccati rinforzi. Il gruppo è saldo ed oggi si è impegnato sin dal primo minuto. Positivo anche il fatto che sia arrivata la prima rete su azione, anche se facilitata da una ingenuità della difesa avversaria. Unica nota interrogativa il consueto calo nella seconda parte della ripresa, spiegabile con un calo di fiato della mediana che aveva retto gran parte dell'incontro. Pur handicappati dal fatto di essere partiti accompagnati dalla freddezza dei loro tifosi, i rosso verdi hanno saputo così riconquistare presto il cuore dei loro supporters. Il clima è dunque cambiato e da questo la squadra non potrà che ricavare giovamento. Stessa cosa si può dire per il Foligno che però, al contrario della Ternana, ha rivoluzionato completamente la sua formazione dopo la salvezza faticata dello scorso anno, mettendo insieme una compagine che inaspettatamente sembra giocare a memoria. Oggi, contro la Paganese i falchetti hanno dominato andando a segno già al 9', poi, dopo un rigore fattito al 14', è arrivato il raddoppio sul finale del primo tempo, al 45, se non che un minuto dopo, in pieno recupero, il risultato è stato rimesso in discussione da un autogol di Gregori. Nella ripresa i bianco celesti hanno però legittimato la vittoria con una rete di Virdis al 16' e con altre occasioni fallite per un soffio. Altra sconfitta di giornata quella casalinga del Gubbio con il San Marino. E' stato l'esito di un incontro sfortunato perduto dai rosso blu che pure erano riusciti nel primo tempo a recuperare in inferiorità numerica lo svantaggio iniziale, dopo che in avvio era stato negato loro un autogol dei loro avversari del tutto regolare. Nella ripresa, in pieno recupero, la seconda rete del San Marino, dopo che il Gubbio aveva incredibilmente fallito più di un'occasione per andare in vantaggio. Si è così inaspettatamente interrotta la bella serie di risultati utili inanellata dai rosso blu che era iniziata con il brillante pre campionato disputato, proseguita da un'altrettanto brillante Coppia Italia e da un incoraggiante avvio di campionato. Malgrado ciò la squadra eugubina ha dimostrato anche oggi di possedere eccelse qualità che sicuramente emergeranno nel prosieguo del campionato, solo che il risultato odierno non deprima eccessivamente un ambiente forse un tantino troppo euforico. Condividi