PERUGIA - “La tessera del tifoso è un altro tassello del disegno repressivo e liberticida attuato negli ultimi anni a danno dei tifosi e dello sport intero”. Il capogruppo regionale di Rifondazione comunista, Stefano Vinti, ribadisce la propria contrarietà alla proposta e aggiunge: “Non ci meraviglia l'insistenza del ministro Maroni di accelerare la messa a regime di un tale strumento, poiché risponde pienamente alla logica della Lega e del Governo di controllare ogni settore sociale attraverso meccanismi rigidi e spesso anticostituzionali”.
Secondo Vinti la cosiddetta “Tessera del tifoso” è anticostituzionale perché “non verrebbe concessa a coloro che in passato hanno subito e scontato la diffida del Daspo. Cioè – spiega - si può vietare l'ingresso in una struttura pubblica, come lo sono gli stadi italiani, a qualcuno solo perché sospettato di essere potenzialmente pericoloso. Insomma, una misura punitiva per tutta la vita. Così come il divieto degli striscioni – aggiunge Vinti - che rientra in quella forzata trasformazione del calcio da gioco a luogo di business accessibile solo a pochi e selezionati consumatori. Se poi gli spettatori diminuiranno può solo far piacere alle Tv a pagamento, tra cui Mediaset e Sky, che vedranno moltiplicarsi gli abbonati, come avvenuto negli ultimi anni”.
Il capogruppo del Prc chiede infine al Governo “di riflettere sulle conseguenze negative che la tessera porterebbe, per gli incidenti che si sposterebbero solo fuori gli stadi, riaprendo altresì un dialogo serio
con le tifoserie non violente, per avviare progetti educativi nelle scuole e nelle strutture sportive frequentate dai giovani”.
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