di Nicola Bossi Vuole tutelarsi, a livello di privacy, la donna protagonista del caso Boffo che ha portato alle dimissioni del direttore di Avvenire per via di un caso di molestie avvenuto a Terni e con tanto di decreto penale di condanna del 2004. La donna, insieme alla madre, oggi pomeriggio si è recata presso uno studio legale di Terni. Il colloquio è durato all'incirca un'ora. Poi le due donne sono tornate verso la loro abitazione senza rilasciare dichiarazioni. La donna avrebbe chiesto lumi allo studio legale sulla possibilità di querelare quei giornali che hanno esplicitamente messo il suo nome e cognome sulla carta. Per questa situazione la ragazza si è ritirara in casa ed ha sospeto il suo interfaccia su Facebook che si era affollato di visitatori e di richieste di amicizie. Condividi