Enrico Flamini Segretario Provinciale Prc Perugia Luca Baldelli Capogruppo Prc Provincia di Perugia Emiliano Pampanelli Capogruppo Prc Comune di Perugia All'indomani dell'incontro tra il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini e il presidente di Umbra Acque Angelo Zucchini sulla vicenda dell'applicazione di un deposito cauzionale per gli utenti che non attivano il pagamento della bolletta dell'acqua tramite conto corrente, registriamo sviluppi positivi, relativi alla consapevolezza della necessità e volontà di ricercare una soluzione. Questo grazie soprattutto all'iniziativa politica che Rifondazione comunista ha svolto sulla questione, portando in tutte le sedi istituzionali e nei consigli comunali del territorio provinciale uno specifico ordine del giorno per il ritiro del deposito cauzionale, a partire da Provincia e Comune di Perugia. Diciamo subito però che per Rifondazione comunista non è sufficiente proporre all'assemblea dei sindaci degli Ati 1 e 2 modifiche al regolamento per ridurre il deposito e per applicare il parametro Isee. Occorre semplicemente non procedere all'applicazione in bolletta del deposito cauzionale. Una società pubblica, infatti, non può utilizzare una modalità gestionale del servizio di stampo privatistico, modificando in modo del tutto unilaterale sul piano contrattuale le condizioni del pagamento del servizio anche per gli utenti che già hanno pagato un deposito cauzionale, non riconoscendo ai cittadini la possibilità di scegliere la modalità di pagamento più adeguata alle proprie esigenze e scaricando problemi di cassa su quanti non sono in grado di aprire e mantenere un conto corrente. Per questo Rifondazione comunista continua ad esprimere la propria contrarietà all'applicazione del deposito cauzionale ed invita le assemblee dei sindaci degli Ati 1 e 2 a modificare il regolamento in modo da correggere e cancellare un'azione iniqua e del tutto sbagliata. Condividi