FOLIGNO - E' stato il rione Badia ad aggiudicarsi l'edizione 2009 del 'Palio di San Rocco' svoltosi ieri in piazza San Domenico, a Foligno e organizzato dal rione Cassero, con la collaborazione delle altre nove contrade, nell'ambito della Giostra della Quintana. Inserito nel cartellone ufficiale, rappresenta da tempo un evento irrinunciabile e, al di la' della sua goliardia, la corsa dei somari rappresenta la riproposizione di un gioco che a Foligno si svolgeva davvero. La sfida, come detto, e' andata al rione Badia, grazie alla squadra composta da Alessandro Acciarini, Andrea Grassilli e Michele Cirocchi e all'asinello Bernardo. Al secondo posto il Giotti con Alessandro Rosi, Matteo Pinna e Andrea Ciri. Terzo classificato lo Spada con Maurizio Merlini, Carlo Paolucci e Paolo Giannini. Ex aequo per tutti gli altri. Al rione vincitore e' stato consegnato il palio realizzato come tradizione dall'artista casserino Stefano Brunelli, mentre l'organizzazione e' stata curata dal priore Giorgio Recchioni, Luciano Marano, Andrea Zoppi e Luca Arditi. Sono stati, invece, i rioni Spada e Pugilli i protagonisti della seconda serata del 'Gareggiare dei Convivi', il 34' concorso enogastronomico della Giostra della Quintana di Foligno che quest'anno ruota intorno al tema delle paste ripiene. Impegnativo il lavoro di analisi richiesto alla giuria di esperti composta dall'architetto Luciano Piermarini (presidente), Alviero Bigi (gastronomo storico) e Marco Servili, presidente della sezione Ais di Assisi (sommelier). Per l'occasione il presidente dell'Ente Giostra, Domenico Metelli era accompagnato dalla dama Federica Pasquini di Perugia, oltre che dai magistrati. La contrada del priore Simone Capaldini ha ovviamente scelto il portico delle Conce per ambientare il proprio 'Gareggiare' che ha avuto come filo conduttore la riproposizione del poema di Omero 'Odissea' messo in scena dai ragazzi del rione coordinati dalla responsabile della Commissione artistica dello Spada, Roberta Rosignoli. Il rione Pugilli, invece, ha voluto ricostruire il 'dietro le quinte' di un banchetto barocco, proponendo ai commensali un primo 'quadro' ambientato nel bellissimo chiostro della chiesa di San Giacomo in cui si notavano i nobili intenti a pasteggiare mentre davanti a loro si snodavano giochi di bandiera. I commensali, accolti dal priore Roberto Molari, sono stati poi invitati a raggiungere il cortile dell'Aquila Nera, dove il tavolo degli ospiti era stato allestito di fronte ad una vera e propria 'cucina di palazzo' dove si muovevano i personaggi tipici di un simile ambiente, impegnati a preparare la cena degli 'illustri ospiti'. Il testo, in dialetto folignate, e' stato curato dalla scrittrice e ricercatrice Anna Daniele, mentre l'allestimento complessivo e' stato curato da Paolo Coletti. La storia peraltro ha proposto una libera interpretazione di quello che sarebbe potuto accadere in una cucina del Seicento il giorno in cui si e' appresto che si sarebbe disputata a Foligno una Giostra all'anello. Condividi