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CITTA' DI CASTELLO - Presentata la nona Mostra del libro antico e della stampa antica di Città di Castello che si svolgerà sabato 5 e domenica 6 settembre sotto le logge di Palazzo Bufalini. “Siamo riusciti a qualificare l’idea iniziale” ha detto il sindaco tifernate Fernanda Cecchini nel presentare l’iniziativa “e selezionare una rosa di espositori prestigiosi, conosciuti sia in Italia che all’estero, a partire dall’editoria, un’eccellenza storica del nostro territorio, che anche oggi rappresenta una punta avanzata del tessuto produttivo. Con questa edizione perfezioniamo il piano di valorizzazione del comparto e lo saldiamo alla migliore tradizione artigiana espressa dell’Alto Tevere, inserendo alcune produzioni del mobile in stile nel circuito espositivo del libro antico. Non ci aspettiamo vantaggi immediati ma una promozione di medio periodo che connoti Città di Castello per la sua identità oltre che per i suoi eventi”. Gli espositori previsti sono circa quaranta dislocati in 34 stand e provenienti da Piemonte, Lombardia, Triveneto, Emilia Romagna,Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Puglia e da Parigi. Uno spazio specifico viene anche quest’anno riservato agli editori di Città di Castello che avranno così l’opportunità di proporre ad un vasto pubblico le loro opere più significative. Nella rassegna verranno proposte autentiche rarità: incunaboli, cinquecentine, preziose legature antiche, libri con incisioni xilografiche e calcografiche, testi di storia locale e di contenuto scientifico, giuridico e letterario, stampe antiche d’autore e cartografia di pregio. “Non è un momento particolarmente felice per mobile ed editoria - ha concluso il sindaco - ma siamo certi che la qualità e l’avanguardia espressa dalle nostre aziende continui ad essere un valore anche in tempi di crisi economica soprattutto per i grandi committenti nazionali ed europei, che in Alto Tevere hanno sempre trovato risposte adeguate in termini di professionalità e tecnologia”. “Ogni anno il titolo della mostra si arricchisce di un aggettivo perché gli espositori offrono quanto di meglio si trovi sul mercato all’appuntamento tifernate” ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico Domenico Duranti: al libro antico è stato aggiunto il libro di pregio e raro, le stampe più preziose e ricercate, contribuendo a dare alla mostra un respiro nazionale. Neppure quest’anno siamo riusciti ad accogliere tutte le domande di partecipazione e questo è un elemento per definire in crescita la mostra”. La presenza del Centro servizi e delle associazioni di categoria (Cna, Confartigianato) conferisce un’impronta di coralità e condivisione, imprescindibile per costruire progetti duraturi e efficaci. Il progetto dedicato alla grafica e cartotecnica è rivolto alle 180 aziende locali, in grado di assorbire quasi duemila posti di lavoro, ci ha già visto presenti insieme alla Buchmesse di Francoforte e nella partita da quest’anno rientrerà anche il mobile in stile”. “Un aspetto fondamentale è l’eccellenza dei libri presenti a Città di Castello” ha sottolineato Giancarlo Mazzetti, curatore della mostra, per il quale “sono grazie al lavoro svolto dall’Amministrazione comunale, promotrice dell’iniziativa, è possibile mantenere un tale livello di qualità”. “Le risultanze delle Buchmesse di Francoforte” ha detto Fiorenzo Luchetti, presidente del centro servizi “Valtiberina produce” ci spingono ad intensificare l’attività di promozione con l’impegno di essere presenti almeno in due eventi all’anno, relativi ai comparti trainanti dell’economia”. “Mobile e libro sono frutto della stessa passione per la manualità e la perfezione formale” ha concluso Giancarlo Marinelli, presidente del consorzio Smai, che riunisce oltre sessanta maestri mobilieri. “L’adesione alla mostra è stata immediata perché lavorare insieme appare un modo per ottimizzare le risorse e arricchire l’offerta commerciale e artistica locale”. Tra le iniziative collaterali è stata inserita l’esposizione “Ex musicis” presso le sale del Palazzo del Podestà in cui saranno visibili oltre 250 esemplari originali di rari ex libris (sigilli di proprietà figurativi o letterali), eseguiti da importanti artisti con varie tecniche e in varie epoche. Nei giorni della mostra sarà aperto il laboratorio di restauro “Memorie di carta”, punto di riferimento per il recupero del ricco patrimonio librario pubblico e privato. Offrirà a collezionisti ed espositori un servizio di consulenza per la conservazione ed il restauro di libri e stampe. Infine nel museo delle arti grafiche, la tipografia Grifani-Donati di corso Cavour, sarà possibile vedere, mantenuti in perfetto stato di funzionalità i macchinari, ancora oggi utilizzati dalla famiglia Ottaviani, discendente diretta del fondatore. Condividi