Il Tavolo di Coordinamento, composto da CGIL, CISL, UIL, ACLI, Cidis onlus e dalle Cooperative sociali Frontiera Lavoro, Onda e Perusia, riunitosi alla vigilia dell’avvio della procedura di emersione di lavoro irregolare di extracomunitari addetti al lavoro domestico e all’attività di assistenza, esprime forte preoccupazione per il possibile fiorire del mercato delle pratiche a pagamento. Si ricorda quindi a tutte le famiglie e ai lavoratori interessati che esistono tanti sportelli, associazioni e patronati sparsi nel territorio che possono offrire il servizio di informazione, consulenza, compilazione ed invio on-line delle pratiche con competenza e professionalità a titolo gratuito. In passato molte richieste legate ai decreti flussi e all’ultima sanatoria del 2002 non hanno avuto un esito positivo perché trattate da soggetti senza una competenza specifica in materia. Il Tavolo coglie inoltre l’occasione per esprimere perplessità sul fatto che tale procedura di emersione interessa solo i lavoratori domestici, escludendo altre categorie di lavoratori, e che è in mano alla discrezionalità del datore di lavoro il quale può decidere del futuro del proprio lavoratore in nero. Comunque al di là della valutazione sulla procedura di emersione, il Tavolo manifesta forte contrarietà rispetto alle nuove norme introdotte dal pacchetto sicurezza in particolare sul reato di clandestinità e le conseguenze che ne deriveranno rispetto ai principi di solidarietà soprattutto in termini di scuola, salute e integrazione. Condividi