Non interverranno sulla storia delle molestie risalenti al 2004. Massimo silenzio da parte della famiglia ternana della ragazza che, stando al Tribunale, è stata molestata telefonicamente da Dino Boffo, direttore del quotidiano della Cei, Avvenire. Il nome della vittima era visibile dagli atti seppur fose stato segretato con una striscia, da qui il contatto di ieri tra i giornalisti e la famiglia. La donna all'epoca dei fatti aveva poco più di venti anni e proviene da una famiglia benestante legata al mondo cattolico e del volontariato ternano. Inoltre il padre si occupa di alcuni mezzi di comunicazione della Curia. Il compagno della donna - protagonista nella vicenda delle molestie telefoniche - avrebbe da tempo lasciato Terni con la conclusione del rapporto sentimentale. Condividi