Carlo Rossini, Capogruppo del Pd in Consiglio Comunale La lettera di alcuni residenti della città su presunti comportamenti molesti degli ospiti del Centro Caritas in Via Santa Prassede - che importunerebbero il vicinato, nelle ore di riposo, con schiamazzi e grida ricorrenti - offre l’occasione per alcune brevi considerazioni, proprio oggi che il Governo italiano adotta politiche discutibili e di dubbia efficacia in tema di immigrazione, avvicinando pericolosamente il nostro Paese al confine che separa la civiltà dall’inciviltà, l’accoglienza dall’intolleranza, la pietà dall’egoismo, quella linea invisibile che corre tra chi soccorre un uomo in mare e chi gli volta le spalle. Sull’argomento è già intervenuto con sapienza e disponibilità a risolvere l’eventuale problema il Vescovo Scanavino e nel merito non mi sembra ci sia bisogno di aggiungere altro: la quiete notturna va rispettata e gli eventuali comportamenti molesti rimossi. Per il resto, credo ci siano due modi per affrontare il futuro: aprirsi all’altro o respingerlo. E noi non abbiamo dubbi: per costruire il mondo di domani occorrono integrazione, solidarietà e cooperazione, fuori dai circuiti mediatici della paura. Nel rispetto delle regole, si intenda! Ma regole vere, lungimiranti, capaci di garantire la convivenza e la sicurezza oggi ed un futuro sereno domani. Non opprimenti, non dettate dalla paura di chi si chiude all’altro. Così ci immaginiamo il mondo di domani e così anche la nostra città: plurale ed accogliente. Todi si è distinta da anni per la propria attività di accoglienza nei confronti di persone con lo stesso nostro diritto di vivere una vita dignitosa. Donne, uomini e bambini con storie strazianti alle spalle ed un futuro fragile ed incerto di fronte. Sono centinaia le persone che sono state accolte, che si sono integrate e che nella nostra città hanno trovato il proprio futuro, la propria “nuova vita”. La Chiesa locale non ha mancato di dare il proprio contributo, con i suoi responsabili, i suoi volontari, i suoi operatori che apprezziamo e ringraziamo per il paziente e silenzioso lavoro di ogni giorno. Le istituzioni, dal Comune di Todi fino al Ministero degli Interni, al quale fa capo il progetto di accoglienza della Caritas tuderte, hanno sempre sostenuto questo ed altri progetti di accoglienza. Mi auguro che si prosegua su questa strada, aumentando l’impegno e non diminuendolo. La città ha bisogno di maggiore integrazione, per se stessa e per il proprio futuro. Condividi