eurochocolate indonesia.jpg
PERUGIA - Sarà Sua Eccellenza Mohamad Oemar, Ambasciatore in Italia della Repubblica di Indonesia, a presentare il prossimo 9 ottobre, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Eurochocolate, la partecipazione del proprio Paese in qualità di Paese Ospite d’Onore alla kermesse perugina. E’ quanto stato comunicato da Erizal Sodikin, attaché all’agricoltura dell’Ambasciata di Indonesia in Italia durante il suo recente incontro a Perugia con il Direttore di Eurochocolate Bruno Fringuelli. Nell’ambito dello spazio che Eurochocolate ormai da sei anni dedica ai produttori di cacao di Asia, Africa e America Latina, l’Indonesia sarà protagonista non solo del Summit internazionale In the Hearth of Chocolate che si terrà mercoledì 21 ottobre alla Sala dei Notari, alla presenza dei rappresentanti di produttori di cacao e consumatori di cioccolato di tutto il mondo, ma anche di momenti culturali e folcloristici per il grande pubblico della kermesse. All’interno della Rocca Paolina sarà, infatti, aperta un’area in cui foto, suoni e manufatti artigianali locali ci trasporteranno in un viaggio ideale nell’Indonesia meno turistica e conosciuta, mentre il centro storico diventerà, nel week end, teatro di affascinanti danze tipiche. Interessati ad incontri b2b per promuovere il cacao indonesiano, i rappresentanti dei produttori locali incontreranno ad Eurochocolate anche gli operatori del settore in una tavola rotonda che sarà solo il primo passo di una serie di appuntamenti specifici. Sono, infatti, in programma visite conoscitive di delegazioni indonesiane in alcune delle principali aziende italiane di cioccolato, nonché, per il 2010, educational rivolti ad importatori e trasformatori italiani per conoscere da vicino le principali realtà produttive indonesiane. L’Indonesia, con le sue 485mila tonnellate annue di cacao si posiziona al terzo posto nel mondo, dopo Costa d’Avorio (1,21 milioni) e Ghana (660mila), rappresentando circa il 14% della produzione mondiale di cacao e il 90% della produzione asiatica (il restante è suddiviso tra Malesia, India e Papua Nuova Guinea). L’export rappresenta infine circa l’88% della produzione locale. Condividi