di Daniele Bovi
La polizia provinciale raddoppia e la Cisl non digerisce. In mattinata, così come informava una nota dell’ente Provincia, al centro congresso Capitini di Perugia c’era stato un incontro tra il presidente Guasticchi e il suo vice Aviano Rossi. Oggetto dell’incontro, “il nuovo corso della polizia provinciale”. Di più: essa dovrà diventare “il fiore all’occhiello dell’amministrazione”. E per far nascere questo fiore il concime sarà a base di nuove competenze e nuove assunzioni. “Di fatto - come informa la nota dell’ente -, si tratta di un ripensamento globale della funzione di Polizia, con l’annessione di altri settori e di personale di vigilanza e con una integrazione di organico che potrà avvalersi di dipendenti, oggi impiegati presso uffici, oppure nuovo personale da assumere attraverso concorso. Previsto anche un impegno economico, in parte già concretizzato nel finanziamento delle nuove divise”. Ad incaricarsi dell’operazione “fiore all’occhiello” sarà proprio l’italvalorista Rossi, che curerà “gli aspetti amministrativi ed operativi della riorganizzazione”.
Come accennato in precendenza, la suddetta riorganizzazione non piace per niente alla Cisl che nel pomeriggio di oggi dirama una dura nota dove i segretari generali territoriali della Cisl di Perugia, Antonio Cascianelli, e della Cisl di Foligno, Bruno Piernera, dicono “basta con la politica degli annunci” e chiedono che “si avvii una stagione di serio confronto con il sindacato, non è il tempo degli annunci roboanti ma piuttosto della serietà e della sobrietà soprattutto nelle amministrazioni pubbliche”. I due hanno poi chiesto all’amministrazione “massima attenzione e trasparenza per garantire la credibilità delle istituzioni agli occhi dei cittadini e dei lavoratori”. Per la Cisl la priorità è ben altro e si chiama crisi economica con tutto il suo seguito di disagi per i lavoratori, i pensionati e le famiglie meno abbienti”.
Alla luce di tutto questo la Cisl invita la Provincia di Perugia a convocare “al più presto le parti sociali per gestire sia le questioni riguardanti il personale che le priorità verso le quali orientare risorse e politiche. Riferendosi all’annuncio del raddoppio del personale di polizia provinciale, Cascianelli e Piernera affermano che “andrebbe verificato se questo sia necessariamente una priorità per il territorio. Come peraltro si può dedurre dall’annuncio, la tranquillità finanziaria che permetterebbe la stabilizzazione di oltre 70 lavoratori precari, che da anni permangono all’interno dellente”.
Un’ultima frecciata la Cisl la riserva a quello che nella nota viene chiamato un “esagerato protagonismo per la caccia” che, insieme al potenziamento della polizia, non sembra “il tema del momento”. I cacciatori però sono 40mila solo in Umbria. E votano.
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