Le regionali della prossima primavera andranno affrontate costruendo sul territorio ''le più larghe alleanze democratiche''. E' quanto è emerso dalla riunione della segreteria del Pd, allargata ai rappresentanti delle tre mozioni congressuali, secondo quanto ha riferito Maurizio Migliavacca, responsabile organizzazione del partito. Già dalla prossima settimana vi sarà una riunione degli attuali segretari regionali del partito, che si incontreranno martedì a Roma, per discutere delle alleanze. Secondo quanto hanno riferito alcuni partecipanti alla riunione vista l'indisponibilità dell'Udc ad un accordo nazionale, si procederà regione per regione. Migliavacca ha sottolineato ''l'impegno comune'' degli esponenti di tutte e tre le mozioni congressuali ''per costruire le più larghe alleanze democratiche''. Il Pd proporrà agli alleati delle primarie di coalizione per scegliere il candidato alla guida di ciascuna regione, come prevede lo statuto del Pd. Qualora però gli alleati rifiutassero questo strumento l'assemblea regionale del Pd potrà votare con la maggioranza dei tre quinti di non ricorrere alle primarie per ricercare l'intesa con strumenti diversi. ''La scelta di proporre primarie di coalizione laddove necessarie e la costruzione di alleanze larghe, prese oggi dalla segreteria allargata, vanno nella direzione auspicata dalla mozione Bersani. Siamo quindi molto soddisfatti''. Così il coordinatore della mozione Bersani, Filippo Penati, che oggi ha partecipato alla riunione del Pd al posto del candidato alla segreteria, apprezza la strada intrapresa dal Pd per definire candidati e alleanze in vista delle regionali del 2010. Condividi