SAN GIUSTINO - La questione del deposito cauzionale richiesto da Umbra Acque agli utenti che non effettuano il pagamento delle bollette tramite banca continua a fare discutere e a San Giustino l'opposizione consiliare ha mosso nei confronti dell'Amministrazione comunale l'accusa di non essersi mossa al riguardo.
Accusa che il sindaco Frabio Buschi respinge facendo presente di essersi attivato personalmente e di avere posto la questione, già nel mese di luglio, nel corso di una riunione con i sindaci dell'Ambito Territoriale 1 svoltasi a Città di Castello.
In quell'occasione - afferma Buschi - "venne rilevata l’esigenza di verificare tutte le possibilità e le modalità di applicazione del deposito cauzionale in grado di conciliare le esigenze dell’ente gestore con quelle degli utenti, soprattutto di coloro che si collocano nelle fasce più deboli che sono poi tra l’altro quelli che pagano puntualmente ed in contanti».
Dopo di che «è stato dato mandato al presidente dell’Ati 1 di contattare quello dell’Ati 2 dell’Umbria per una riunione integrata alla presenza del presidente di Umbra Acque per la valutazione della possibilità di apportare modifiche alle norme che regolano il deposito cauzionale. In quel momento - conclude Buschi - e soprattutto nella fase decisionale sarò tenace sostenitore di ciò che potrà essere fatto a favore dei cittadini».
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