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NORCIA - La polizia norvegese ha sequestrato gli scritti lasciati dall’assessore nursino, nei quali sta, forse, la spiegazione del suo gesto. Verranno consegnati alle autorità italiane allorché concederanno il nullaosta per il rimpatrio della salma che non dovrebbe tardare molto, visto che l’autopsia è stata già eseguita. Intanto sono arrivati oggi ad Oslo i parenti di Federico Cecchini, l’assessore nursino che si è tolto la vita in una camera d’albergo nel primo giorno della breve vacanza che aveva organizzato assieme ad un gruppo di amici: un tour di una settimana nelle capitali scandinave che si è interrotto tragicamente appena iniziato. A loro il compito affidato dalla madre, che non era nelle condizioni di affrontare questo lungo e penoso viaggio, di riportarne a casa la salma. In attesa che ciò avvenga crescono gli interrogativi. Perché per Francesco ha voluto andare così lontano da casa per dare esecuzione al suo insano proposito? Ed ancora: come mai si è tolto la vita proprio nel giorno del sessantesimo compleanno della madre, trasformando così in un momento di grande dolore quello che avrebbe dovuto essere invece un giorno di gioia? Si tratta di una semplice e non voluta coincidenza, oppure questo fatto ha un preciso significato? Federico era molto legato alla madre Claudia, un rapporto di amore che era cresciuto dopo la perdita del padre in età adolescenziale e questa circostanza rende ancora più enigmatico il suo comportamento. La speranza è che si possano avere risposte precise e convincenti al riguardo dalla lettura del messaggio che Francesco avrebbe lasciato per spiegare, si spera, le sue ragioni: due fogli bianchi che, come abbiamo detto, la polizia norvegese ha posto sotto sequestro e che con tutta probabilità verranno trasmessi a quella italiana al momento della consegna della salma, avvenimento che è stato sollecitato, tramite la Farnesina, anche dall’Amministrazione comunale di Norcia, ma che, sia pure dato per imminente, potrebbe slittare ancora di qualche giorno, ovvero alla settimana prossima. Condividi