Affermano di non essere una specie "in via di estinzione", per cui non bisogna stupirsi per la loro improvvisa comparsa sulla scena politica regionale. A scriverlo è un folto gruppo di sottoscrittori, giovani lavoratori iscritti e simpatizzanti del Pd, che hanno inviato una lettera ai giornali per esprimere il loro sostegno alla candidatura di Bersani a segretario nazionale e di Bottini a segretario regionale. Lo scopo, chiariscono, è quello di "portare in evidenza le questioni che a noi stanno a cuore: quelle del lavoro, i problemi che ogni giorno riscontriamo, la precarietà, la sicurezza nei luoghi di lavoro, i salari che non arrivano più alla fine del mese. Temi che spesso abbiamo visto trascurare anche dal nostro partito". "Si discute molto - ossdervano - di terzo mandato, di alleanze, di candidati, di nuovo o vecchio come se la rappresentanza sociale si potesse fare con la carta di identità, ma poco invece dei bisogni reali della gente. Se chiedessimo, a quelli che oggi dibattono in maniera così sapiente di strategie, quali sono i punti di crisi aziendale nella nostra regione, quanti ragazzi e ragazze lavorano in maniera precaria e quanto prendono, quanti piccoli artigiani si trovano in difficoltà e quali politiche adottare in molti si troverebbero spaesati. Si parla di crisi ma senza interlocutori, senza i soggetti che la subiscono". "Un operaio metalmeccanico - fanno presente -, quando va bene, prende tra le 900 e 1100 euro al mese; un lavoratore di una qualsiasi cooperativa, anche meno; un giovane laureato, che si avvia alla professione, viene sottopagato. Non sarebbe più utile per tutti che il PD dica come risolvere questi problemi? Che, in maniera più chiara, in molti casi significa come arrivare alla fine del mese?". Proseguendo su questo tono nella lettera in questione si sottolinea anche come le condizioni del lavoro siano sempre più precarie; la flessibilità stIa diventando sempre più non un’opportunità di formazione ma sottosalario; la sicurezza venga trascurata, ed allora si domandano percé nel dibattito del PD questa discussione non abbia la stessa forza delle “strategie politiche”? Ed ancora: artigiani, piccoli imprenditori che oggi si trovano alle prese con problemi di liquidità, che subiscono la concorrenza sleale di persone senza scrupoli che raggirano fisco e leggi, che trovano difficoltà per le infrastrutture inadeguate trovano nel PD di oggi la stessa attenzione che si è avuto per i regolamenti congressuali? In questi anni - spiegano anche - "abbiamo assistito a decisioni verticistiche sulle scelte di parlamentari, gruppi dirigenti che una volta eletti non abbiamo più visto. Ma come si può capire quel che succede se non si parla con i diretti interessati? Non siamo dei sociologi: vi stiamo semplicemente raccontando quello che ci dicono i nostri amici,prima arrabbiati con noi oggi semplicemente disillusi e disinteressati". La loro risposta a questi interrogativi è dunque che serve un partito che faccia scelte chiare; dove i gruppi dirigenti si assumano responsabilità, dove non ci si limiti a dire “sono sopra le parti” che tradotto vuol dire accontento tutti, ma in realtà si accontentano solo coloro che sono attenti ad equilibri interni. "Ma ai nostri equilibri chi ci pensa? Ben venga un Congresso vero e non di finta unità, di finta volontà di lavorare per il bene comune del partito, che invece, secondo noi, nasconde chiari interessi di parte. No!, non ci sembra una grande cosa". E’ anche con queste ragioni che sono decisi a sostenere Bersani e Bottini, perché avvertono il bisogno "di un partito che ci aiuti a risolvere i nostri problemi, che ritorni a parlare con noi. In questi anni, essere un lavoratore iscritto o simpatizzante del PD è stato come attraversare il deserto: abbiamo incontrato poche persone disposte a parlare ed ancora meno ad ascoltare e quelli che lo hanno fatto andavano di fretta perche c’era il sole! Se il lavoro perde dignità, anche la democrazia si indebolisce e noi invece vogliamo che lavoro, democrazia e dignità siano al centro dell’azione del PD. Stefano Brilli TNT Global Express Michele Greco Nestlè Perugina Fabrizio Vitalesta Operaio Black&Decker Roberto Pucciarini Nestlè Perugina Milena Battaghini Operaia Black&Decker Giuseppe Di Lillo Nestlè Perugina Andrea Fiorucci Dipendente Gesenu Paola Ticertoni Nestlè Perugina Stefano Fiorucci Operaio impresa privata Germano Cozzari Nestlè Perugina Daniela Curti Nestlè Perugina David Regni Nestlè Perugina Fausto Baldoni Nestlè Perugina Emanuela Sisani Nestlè Perugina Nicola Maramigi Nestlè Perugina Condividi