CITTA' DI CASTELLO - Anteprima assoluta al Festival delle Nazioni di Citta' di Castello di 'Tangobop' scritta da Fulvio Falleri per Federico Mondelci. Una composizione di musica da camera per clarinetto, sassofono contralto e pianoforte, ricca di contaminazioni provenienti dal tango argentino, dal jazz, dal Novecento francese e da sapori italiani riconducibili a Paolo Conte.
L'appuntamento e' per domani alle 18.30 nel Cortile del Palazzo Comunale di Citerna con quattro grandi musicisti: Corrado Giuffredi, Linda Di Carlo, Federico Mondelci e Filippo Farinelli. Si comincia con il contemporaneo Paul Reade rielabora la colonna sonora che aveva precedentemente scritto per The Victorian Kitchen Garden una nota serie televisiva inglese. Il tema, estremamente malinconico, e' assai popolare in Gran Bretagna. Da Reade si passa a Joseph Horovitz, nato a Vienna ma britannico di adozione, di cui verranno eseguiti Sonatina e Two Majorcan Pieces, entrambi per clarinetto e pianoforte. Ritmo, romanticismo e contaminazioni jazz, invece, per la Sonata op.19 per sassofono contralto e pianoforte dello statunitense Paul Creston, uno degli autori piu' eseguiti negli anni quaranta e cinquanta.
Il pomeriggio musicale prosegue sulle note di On This Island op.11, frutto della collaborazione fra Benjamin Britten ed il poeta Auden. Frizzante e coinvolgente, Shaping The Curve di Michael Nyman continuera' ad appassionare il pubblico del concerto dal programma particolarmente ricco. Talmente ricco da arrivare fino alle coste di Cuba con Paquito D'Rivera di cui viene proposta Danzon, una tipica danza cubana che dara' al pubblico la possibilita' di godersi la fantasiosa improvvisazione del clarinetto.
Trasferta toscana per il concerto delle 21.15, che avra' luogo nel suggestivo Auditorium Santa Chiara a Sansepolcro. Agli archi di Danilo Rossi, prima viola solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e di Enrico Dindo, un passato da primo violoncello solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano ed una straordinaria carriera da solista, accompagnati da Stefano Bezziccheri e Monica Cattarossi al piano, sono affidate le musiche di Britten, Bridge e Zemlinsky. Di Benjamin Britten verra' interpretato Lachrymae, ciclo di libere variazioni su un tema cinquecentesco per viola e pianoforte.
L'esecuzione trasportera' il pubblico direttamente nella grande stagione musicale del Rinascimento attraverso lo sguardo del piu' grande compositore inglese del ventesimo secolo. A concludere il concerto, il Trio in re minore per viola e violoncello, tributo giovanile di Alexander von Zemlinsky alla cultura viennese che esalta i caratteri espressivi dei singoli strumenti ed incantera' con la sua grande effusione lirica.
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