PERUGIA – “La conoscenza della lingua è uno strumento necessario per mantenere e rafforzare i legami con la terra di origine e dunque per consentire alla Regione di continuare ad elaborare politiche e progettare interventi in favore dei lavoratori emigrati e delle loro famiglie. La lingua italiana è inoltre un fattore forte d’identità e viene sempre più richiesta come lingua di cultura e professionale,rappresentando perciò un’occasione di crescita e di ricollocazione sociale per i nostri connazionali che vivono all’estero”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale per l'emigrazione, Pavilio Lupini, annuncia la conclusione del Corso di formazione linguistica e culturale organizzato dalla Regione Umbria e riservato a giovani di origine umbra residenti in paesi extraeuropei. Al corso, che si è tenuto a Perugia, hanno preso parte dieci ragazze e ragazzi provenienti dall’Australia e dal Brasile. Essi hanno seguito un ciclo di lezioni, durate un mese presso l'Università degli stranieri di Perugia, finalizzato al perfezionamento della lingua italiana. L’iniziativa, che ha previsto anche visite ai più importanti centri storici della regione, al fine di approfondire la conoscenza delle proprie radici storiche e culturali, rientra nel quadro dei progetti elaborati dal Consiglio Regionale per l’Emigrazione e mira a diffondere la conoscenza della lingua italiana presso le nuove generazioni degli emigrati umbri. “Rispetto a questo problema – spiega il consigliere Lupini - il Consiglio regionale per l’emigrazione ha avvertito la mancanza di una visione programmatica e d’insieme a livello nazionale e ed ha lavorato autonomamente a progetti che hanno coinvolto l’Università per Stranieri di Perugia e di istituzioni scolastiche in diversi paesi. Grazie all’iniziativa delle associazioni umbre si sono infatti attivati corsi di lingua italiana in alcune scuole, sia dell'America latina che di importante città australiane”. Condividi