PERUGIA – Una mozione avente ad oggetto la verifica della manutenzione degli edifici scolastici è stata presentata al presidente della Provincia di Perugia dai consiglieri Enrico Bastioli, Giampiero Fugnanesi e Giampiero Rasimelli. Nel documento si fa presente che la legge 23/96 ha assegnato a Comuni e Province il compito della gestione degli edifici scolastici, individuando anche gli interventi a totale carico dello Stato. Tra questi, sono previste ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie atte ad adeguare gli edifici alle normative per la sicurezza. “Dalla data di approvazione della legge – si legge nella mozione - lo Stato ha erogato costantemente poche risorse, e comunque, visto il notevole patrimonio immobiliare, insufficienti rispetto a quanto necessario. Durante l’attuale governo Berlusconi, così come nel precedente (2001-2006), vi è stato un vero e proprio black-out di questi finanziamenti. Il piano triennale varato dal governo Prodi prevedeva per l’edilizia scolastica della Regione Umbria un finanziamento per il 2009 di circa 2.300.000,00 euro, finanziato in parti uguali da Stato, Regione ed Enti gestori dell’edilizia scolastica. Il Governo Berlusconi ha diminuito la parte di sua competenza di circa 200.000,00 euro (a livello nazionale la decurtazione è di circa 23.000.000,00 di euro a fronte di un finanziamento programmato dal Governo Prodi di 100.000.000,00 di euro)". "Per fortuna – proseguono i tre consiglieri provinciali - nel nostro territorio la Regione si è sostituita allo Stato con propri finanziamenti. Vista la scarsità di fondi assegnati, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolasti ricade tutta sulle spalle degli Enti locali che, con le poche risorse a disposizione, possono effettuare solo interventi tampone”. Nella mozione si fa inoltre riferimento alla conferenza unificata del 28/01/09, convocata in seguito alla tragedia avvenuta al liceo scientifico “Charles Darwin” di Rivoli, nella quale perse la vita per il crollo di un controsoffitto, il diciottenne Vito Scafidi, che aveva elaborato una Intesa che prevedeva “Indirizzi per prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di rischio connesse alla vulnerabilità di elementi anche non strutturali negli edifici scolastici”. Nell’intesa si stabiliva che le Regioni si attivassero insieme ad ANCI, UNCEM, UPI, e Provveditorati interregionali alle opere pubbliche, per organizzare e coordinare le attività di sopralluogo sugli edifici scolastici e per discutere le eventuali problematiche emerse. Il Consigliere Bastioli ha partecipato al gruppo di lavoro in qualità di rappresentante dell’ANCI. Il termine per la consegna delle schede di rilievo era fissato per agosto 2009 ed era previsto che, sulla base di questa ricognizione, si redigesse un piano d’interventi finanziato con una parte di fondi FAS nazionali come stabilito dall’art.18 della legge 2/09. “In prima istanza – si legge ancora nel documento - il fondo previsto per gli interventi sull’edilizia scolastica derivanti da situazioni di criticità rilevate sia sulle strutture che sulle parti non strutturali era pari a 1.000.000.000,00 di euro, immediatamente decurtati a 773.000.000,00 . Le squadre tecniche dovevano essere composte in maniera variabile da due unità, di cui una appartenente ai Provveditorati interregionali alle opere pubbliche e l’altra indicata dall’Ente locale proprietario dell’immobile. Purtroppo, nonostante l’interesse manifestato da parte di Comuni e Province, si è constatata la difficoltà degli Organi Statali ad effettuare i sopralluoghi per la mancanza di personale e di risorse assegnati. Il funzionario del Provveditorato alle Opere pubbliche dell’Umbria ha rappresentato al Gruppo di lavoro appositamente istituito dalla Regione Umbria, la difficoltà a effettuare i sopralluoghi per scarsità di personale assegnato e in taluni casi per la mancanza di finanziamenti persino per l’acquisto della benzina". "Tutto ciò – deducono i tre consiglieri - comporterà per la Regione Umbria un protrarsi dei tempi necessari per i sopralluoghi che, rimanendo cosi le cose, sarebbero completati non prima di agosto 2011. Solo grazie alle iniziative degli Enti locali ed in particolare della Provincia di Perugia questo termine potrà essere ridotto. La situazione nazionale, infatti, è in taluni casi peggiore rispetto a quella dell’Umbria. Nonostante i buoni propositi dell’atto di indirizzo del Governo, saremo costretti a riaprire le scuole non avendo potuto effettuare tutti i sopralluoghi per la carenza di personale dello Stato (provveditorato)”. Da qui la mozione per impegnare il Presidente della Provincia affinchè si attivi, anche in collaborazione con la Regione Umbria, presso i parlamentari e senatori umbri per chiedere che siano assunti provvedimenti per superare le carenze sopra esposte, allo scopo di effettuare sopralluoghi in tempi più rapidi; che i 773.000.000,00 di euro, previsti dalla delibera CIPE, siano totalmente dedicati al finanziamento degli interventi sugli edifici scolastici come originariamente previsto; che vengano condivisi con le Regioni i criteri di riparto e che ad esse rimanga in capo la programmazione degli interventi; che sia ripristinato il 1.000.000.000,00 di euro promesso, e che venga erogato almeno in parte anticipatamente alle Regioni, in modo tale da poter intervenire sulle situazioni di pericolo che man mano emergono dai sopralluoghi, che vengano integrate con la massima urgenza le squadre tecniche con personale altamente qualificato affinché, almeno entro dicembre 2009, possano essere completati i sopralluoghi. Condividi