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PERUGIA – “La Regione dell’Umbria dia una risposta forte e un indirizzo chiaro al futuro della zootecnia umbra. Al di là delle vicende giudiziarie il cui giudizio spetta alla Magistratura, la Regione deve definire al più presto un progetto strategico per garantire nella nostra regione l’allevamento e la produzione suinicola, una filiera di pregio che fa conoscere con la “norcineria” la nostra regione in tutto il mondo”. Sono le parole del capogruppo UDC alla Provincia Maurizio Ronconi. “Non si tratta solo del futuro degli allevatori –prosegue Ronconi - ma di una filiera che interessa le industrie di produzione dei mangimi, quelle del trasporto, i prosciuttifici, quelle di trattamento e degli insaccati, la distribuzione e la vendita. La Regione ha l’obbligo quindi di intervenire con parole chiare, assumendosi le responsabilità. E’ necessario però che non si inquini la discussione con denunce “ad personam” nei confronti della Presidente della Giunta, perché le responsabilità sono politiche e non personali". "Semmai la mancanza di una visione strategica dell’assessorato all’agricoltura, che continua a tacere, mentre è evidente che il ritardo nella definizione di un marchio “Umbria” sulle carni prodotte nella nostra regione e che avrebbe potuto dare un valore aggiunto, anche in termini economici, agli allevatori, è imputabile a quell’assessorato così come il problema di un ragionamento sulla qualità e l’utilizzo dei reflui da utilizzare nel settore agronomico. C’è infine il problema dell’emergenza per smaltire quanto producono, nonostante la magistratura, e il fermo degli impianti, i capi ancora nelle stalle; anche su questo la regione deve agire tempestivamente perché non può mettere in ginocchio un intero comparto, così come deve agire sul fronte dei finanziamenti per l’adeguamento di impianti di depurazione oramai obsoleti, ma che comunque più sicuri dello smaltimento, consentito dalla legge, del ‘tal quale’”. Condividi