CITTA' DI CASTELLO - Il suo corteggiamento era diventato una persecuzione ed una giovane donna nubile ha chiesto aiuto alla polizia per liberarsi di quell`innamorato respinto che ormai la molestava e minacciava persino, costringendola addirittura a cambiare le sue normali abitudini per evitare di incontrarlo.
Dopo ripetute denunce sulla base di un rapporto del commissariato di polizia di Città di Castello il gip di Perugia, applicando la nuova legge antistalking, ha emesso la misura del "divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa" in base all`articolo 282 ter del codice di procedura penale. Destinatario del provvedimento è un operaio ultraquarantenne di Città di Castello.
La "persone offesa" è una sua concittadina un po` più giovane di lui che non ne poteva più di trovarselo continuamente di fronte, delle sue telefonate e dei messaggi sul suo cellulare. Con questo provvedimento l`operaio - ha spiegato la polizia - non potrà più contattare la vittima e neanche avvicinarsi ai luoghi normalmente frequentati da lei o dai suoi familiari. Se lo farà potranno scattare sanzioni penali fino al suo arresto.
Il Commissariato di Città di Castello sottolinea che questa indagine "evidenzia l`attenzione nei confronti delle vittime di un reato odioso che costringe a modificare abitudini, comportamenti e, soprattutto, a patire sensazioni di paura ed impotenza".
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