Non si è fatta attendere la presa di posizione del presidente del Comitato Territoriale n.1-capoluogo di Gubbio, Marco Bellucci, riguardo a quanto accaduto ieri la Mercato di Piazza 40 Martiri, che in una lettera aperta ripropone con forza la necessità di un'ambulanza nel centro di Gubbio con medico a bordo.
Ecco il testo della lettera in questione:
"Dopo l’episodio avvenuto ieri al mercato di Gubbio la richiesta del ripristino di un’ambulanza 118 H24 con medico a bordo nel centro della Città ha acquisito un ulteriore triste, grandissimo valore. Non che ce ne fosse il bisogno, a dire il vero, visto che come Comitato territoriale - col sostegno anche degli altri organismi e delle altre associazioni che ci hanno sostenuto –, avevamo già avuto modo di raccogliere, e di denunciare pubblicamente, varie testimonianze importanti di cittadini circa ritardi e mancanze nel sistema di soccorso emergenziale nel territorio eugubino. Tutti ricorderanno i 45 minuti per soccorrere un signore colpito da malore e morto a Semonte mesi or sono; quando in occasione dell’incidente in località Bottaccione di un mese e mezzo fa circa era dovuta intervenire l’ambulanza di Umbertide, visto che quelle di Branca erano impegnate; i tempi non da record di tanti altri casi... Ma nel centro della Città, dove quotidianamente per lavoro o altro gravitano circa 15-20.000 persone, più i turisti, i tanto attesi turisti! Nel pieno del mercato cittadino! E’ eclatante!
I casi di codice rosso che richiedono tempi d’intervento brevi ed il medico a bordo sono tantissimi, e i casi di contemporaneità dell’emergenza – ripeto, di contemporaneità – non sono ipotesi di scuola. I dati stessi della Centrale operativa di Perugia, da noi a suo tempo ricordati, ed inequivocabili anche in questi giorni sulla stampa (che ringraziamo per l’attenzione costante sulla questione), lo dimostrano. Ieri, si badi bene, ne è accaduto solo uno dei tanti, solo che questa volta, come si suol dire, “c’è scappato il morto”. Perché? Non perché il personale del 118 locale è impreparato, non perché le centrali operative non lavorano bene, ma per un solo motivo, che ci ripetiamo e ripetiamo da un anno ormai: in un territorio vasto come quello eugubino- gualdese, con la popolazione e la dispersione abitativa che lo contraddistingue, una sola ambulanza con medico a bordo, coadiuvata da una senza medico, non basta! Ben venga appurare con esattezza se per arrivare l’ambulanza ha impiegato 10, 16, 30 o 45 minuti (anche se, va detto con nettezza, non credo che i testimoni siano tutti pazzi); ma il problema vero è che ieri le due sole ambulanze di Branca erano entrambe impegnate a Gualdo, che si è provato a coinvolgere Umbertide ma alla fine si è dovuto provvedere ad allestire un’ambulanza di tampone, “improvvisata”, senza medico - con celerità e dimostrando preparazione, per carità – ma pur sempre “improvvisata”. I cittadini di Gubbio e di Gualdo devono forse accontentarsi di soccorsi “improvvisati”? No; e dico anche Gualdo con cognizione di causa, visto che il problema riguarda tutti, e i benefici sarebbero per tutti.
A Gubbio l’esasperazione è palpabile: quasi sempre l’ambulanza è accolta dai cittadini con rabbia ed indignazione; le famiglie che si sono sentite deprivate della sacrosanta garanzia del soccorso dei loro cari ormai sono numerose. Non c’è eugubino che non abbia dovuto sperimentare le carenze del servizio e piangere, oltre che per il dolore, anche per il rabbioso dubbio del tipo “ma se fosse arrivata prima…?1?”.
Tengo a sottolineare che la rivendicazione non è mai cessata né ha subìto interruzioni carsiche. Tutt’altro. Abbiamo responsabilmente seguito i canali istituzionali a nostra disposizione ed atteso i tempi tecnici e politici necessari. Ora non attenderemo più, visto che l’Assessore Rosi, il nostro Assessore regionale alla Sanità, non si è nemmeno degnato di rispondere alla nostra lettera, inviata addirittura due mesi fa. Chissà se un caso così palese, che ha visto “scapparci il morto” ed arrivare Carabinieri, Vigili Urbani e Vigili del Fuoco ben prima di chi avrebbe dovuto farlo in pochi minuti servirà almeno a smuovere i responsabili istituzionali!
In ogni caso, statene certi, vi chiameremo di nuovo a raccolta, noi e tutti gli altri soggetti che intenderanno confermare i loro sforzi nella battaglia, e ci faremo di nuovo sentire. La raccolta firme – che anche i gualdesi hanno firmato! - non è stata inutile: insieme siamo cresciuti come cittadini e come cittadini la spunteremo. Statene certi".
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