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PERUGIA - Come è ben noto a chi vive a Ponte S. Giovanni, seri e numerosi sono i problemi di viabilità di questo quartiere. Alcuni di questi sono legati alla chiusura di parte di Via Grieco, messa in atto nell’ottobre del 2008 con la motivazione che la nuova sistemazione garantirebbe una maggiore sicurezza ai cittadini che frequentano il nuovo parco. Ciò ha però costretto i residenti a seguire un percorso alternativo lungo strade già sovraffollate e altrettanto - se non più - pericolose, generando inoltre disagi per l’accesso alla strada anche da parte dei mezzi di soccorso. Conseguentemente alcuni residenti avviarono a suo tempo una raccolta di firme per chiedere un pubblico incontro al Comune e alla Circoscrizione, discutere della situazione e individuare soluzioni idonee a ridurre i disagi, beninteso sempre tutelando l’incolumità dei cittadini. A seguito di questo incontro il nuovo assessore comunale alla mobilità, Ciccone, ha preso in considerazione le osservazioni avanzategli, anche a seguito di un sopralluogo sul posto, disponendo per la riapertura del tratto di strada che era stato chiuso dopo averlo messo in sicurezza. Una misura che non ha però trovato d'accordo altri abitanti della zona che hanno a loro volta promosso una raccolta di firme contro, questa volta, la riapertura di quel tratto di strada. Il motivo? Come è stato scritto da alcuni giornali, la primitiva chiusura tutelerebbe il pubblico interesse e a fronte del bene comune, quello privato deve passare in secondo piano. Il tutto accompagnato da considerazioni poco benevole nei confronti di chi la pensa diversamente. Da qui la replica di questi ultimi che gradirebbero sapere perché mai l’attraversamento pedonale di via Grieco sia così pericoloso da non poter essere reso più sicuro, ad esempio, con l'apposizione di dossi artificiali e segnalazioni adeguate. Se così fosse, replicano, allora devrebbe essere chiusa l'intera via Grieco, dato che all'altezza dell'incrocio a quadrivio con Via della Scuola è presente un altro passaggio pedonale non meno pericoloso del primo che viene utilizzato non solo da chi accede al parco, bensì anche dai pedoni che transitano per la stessa Via della Scuola. Certo, osservano a loro volta, tale soluzione costringerebbe anche i residenti dei primi numeri civici di Via Grieco a seguire il percorso alternativo, ma così facendo si avrebbe una maggior tutela dell’incolumità pubblica "di fronte alla quale i privati egoismi devono passare in subordine". "Confidiamo pertanto - è la loro conclusione maliziosamente polemica - che chi ha avviato la raccolta di firme contro la riapertura di Via Grieco, paventando disastri, vorrà concordare con tale proposta, che è volta a tutelare al massimo la sicurezza di un numero ancora maggiore di cittadini". Condividi