flamini.jpg
La più alta autorità economica del nostro paese, la Banca d’Italia, ha chiarito l’infondatezza delle politiche di “Nordisti” e Pdl sull’immigrazione. Politiche che Rifondazione comunista considera persecutorie, razziste e segregazioniste. Infatti, il rapporto sulle economie regionali, presentato ieri da Bankitalia, sottolinea come la presenza di manodopera straniera in Italia non solo non toglie lavoro agli italiani, ma determina più opportunità per donne e laureati rispetto a funzioni maggiormente qualificate nel ciclo produttivo. Con buona pace del “leganordista” Borghezio, il quale è addirittura arrivato a definire il rapporto della Banca d’Italia “una balla colossale da non diffondere”! Dichiarazioni di cui non c’è da meravigliarsi più di tanto, se si considerano le sparate quotidiane della Lega Nord. E pensare che già Banca d’Italia indicò che lo Stato italiano riuscirà a pagare le pensioni alla generazione che andrà in pensione fra 15-20 anni proprio grazie ai migranti. Comunque, è del tutto evidente che quella “complementarietà” lavorativa e sociale fra italiani e migranti, indicata dal rapporto stesso, significa una cosa sola: convivenza. Certo, perché deve fallire il tentativo portato avanti dalle destre liberiste e padronali di mettere contro lavoratori italiani e migranti, strategia, questa, utile solo per colpire ulteriormente l’intero mondo del lavoro, come dimostrano le ultime proposte avanzate rispetto a “gabbie salariali” e a contrattazioni territoriali. Oltretutto è bene ricordare, e forse ce n’è bisogno, che anche i lavoratori migranti muoiono sul posto di lavoro: il riferimento è all’ultima sciagura del ventenne di origine marocchina precipitato dal tetto di un capannone, la cui morte continua ad essere accompagnata dal silenzio assordante di tanti, troppi. Rifondazione comunista continua a considerare la legge Bossi-Fini una legge sbagliata e capace solo di creare e moltiplicare i clandestini. Per questo riteniamo sempre più urgente battersi per abrogarla. Enrico Flamini Segretario Provinciale Prc Perugia Condividi