CITTA' DI CASTELLO - Fine settimana all’insegna della tradizione per Città di Castello che da venerdì 21 agosto e fino a domenica 23 ospita le Fiere di San Bartolomeo e la Fiera del Bestiame.
“Sono due le novità di questa edizione” ha anticipato l’assessore al Commercio Riccardo Celestini, sottolineando l’introduzione di “un circuito senza soluzione di continuità che faciliti la visita ad entrambe gli eventi e, con un occhio ai turisti, anche al centro storico; per quanto riguarda invece la sostanza proporremmo ai bambini una fattoria dove conoscere gli animali e fare esperienza della vita di campagna. E pensiamo che per molti sarà il primo impatto diretto con questa realtà”.
Numeri alla mano la Fiera del Bestiame, da sabato in viale Franchetti, accoglierà 119 partecipanti e tra questi un posto d’onore sarà riservato alla zootecnia e in particolare alla chianina, con gli esemplari di 15 allevamenti in mostra.
“In un momento di crisi è importante sostenere il settore - ha continuato Celestini - perché oltre al mercato di prodotti agricoli ed animali abbiamo creato un luogo dove incontrare produttori ed allevatori di territori che, senza questa forma di economia, sarebbero ormai incolti e abbandonati. Coinvolgere attivamente i bambini nella manifestazione significa anche trasmettere valori e cultura che rischiano di disperdersi: nella Fattoria un’ animatrice, attraverso giochi e racconti, mostrerà gli usi e gli strumenti di lavoro. Poi ognuno potrà votare l’animale o lo stand della fiera che preferisce e vincere una simpatica maglietta con il logo dell’iniziativa”.
“L’Amministrazione riveste un ruolo importante nell’organizzazione ma non potrebbe farcela senza l’apporto di pro-loco ed associazioni - ha concluso l’assessore, citando la partecipazione delle pro loco di Badiali per le strutture, Riosecco per la logistica, Piosina per la rievocazione contadina e Volterrano che proporrà il rito del bucato (in dialetto ‘bucataia’) insieme al Centro per le tradizioni popolari, impegnato nel proporre saggi di vecchi mestieri, tra cui lo spaccapietre.
“Non sempre è possibile mobilitare sinergie e risorse così ampie come in questo caso” ha proseguito l’assessore allo Sviluppo economico Domenico Duranti, ribadendo che “l’entusiasmo di tutti, dalle associazioni di volontariato a quelle di categoria, nell’aderire è dovuto al ruolo che la fiera riveste nella nostra storia e nelle nostre tradizioni. Su un versante più strettamente economico la presenza dell’Apa, l’associazione degli allevatori altotiberini, conferma come l’appuntamento tifernate di fine agosto sia strategico per la promozione. Garantire la qualità e certificare i capi che saranno in viale Franchetti significa puntare sulla tracciabilità e quindi sul valore aggiunto della sicurezza alimentare, al centro allarmi sempre più frequenti”.
Per Mauro Severini, presidente della Comunità montana “Umbria Nord” la manifestazione “sta crescendo, come dimostra l’impegno di ospitare i ‘giganti bianchi’ nei recinti. Nonostante le difficoltà logistiche gli imprenditori continuano a scegliere la fiera, a conferma della efficacia in termini commerciali e di immagine - ha concluso il presidente dell’ente, che premierà il giovane conduttore. Il direttore di Apa Stefano Pignani ha sottolineato, anche a nome di Ccbi-Anabic, “la necessità di dimostrare che la zootecnia locale è sana e rispettosa di animali e consumatori. Oggi stiamo giocando una partita importante. C’è il rischio che tra qualche anno le chianine spariscano dall’Appennino, lasciando non solo un territorio a se stesso ma anche molte famiglie senza lavoro. In questo clima di incertezza abbiamo pensato di trasformare il concorso in rassegna, per agevolare l’incontro tra gli operatori, senza l’ombra della competizione. Ci sarà un giudice giovane ed uno senior ad illustrare la caratteristiche dei 50 capi selezionati e spiegheremo come leggere le etichette delle carni di qualità”. Presenti alla conferenza stampa Gianfranco Bellini e Tommaso Bigi, rispettivamente presidente e direttore del Centro della tradizioni popolari, struttura impegnata nella promozione della città anche attraverso la partecipazione ad eventi come le fiere.
Il settore più commerciale della manifestazione sarà collocato in viale Sauro e Porta Prato, legando le varie anime della fiera anche dal punto di vista del percorso, attraverso 114 espositori di articoli vari, dai dolciumi all’abbigliamento, fino all’oggettistica specializzata.
Anche quest’anno la gastronomia di qualità della Fiera sarà partner del Festival delle Nazioni in occasione del concerto di chiusura, il cinque settembre, curando una degustazione a base di chianina. Il programma si aprirà ufficiale venerdì con la fiera delle merci e sabato con la fiera del bestiame. Il laboratorio sulla Fattoria è previsto alle 18.00 di sabato mentre le dimostrazioni successive alle 11 e alle 17 di domenica, quando alle 12 si svolgeranno le premiazioni per aziende ed operatori che abbiamo festeggiato i dieci anni di attività. Come da tradizione non mancherà il tocco di esotismo a cui la Fiera ci ha abituato: questa volta la scelta è caduta sui canarini di colore, campioni d’Italia e del mondo.
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