Il “Rapporto sul Terziario 2009”di Confcommercio chiarisce, dati alla mano, che la crisi continua: per il 2009 si prevede un prodotto interno lordo in caduta libera a meno 4,8% con l’inflazione che galoppa.
Non solo. Le famiglie continuano ad indebitarsi, i consumi sono calati del 3% e, dall’aprile scorso, sono già 104mila i lavoratori in cassa integrazione. La crisi si sta aggravando e il governo Berlusconi non la contrasta, non la vede, anzi la nega. Del resto “Nordisti” e Pdl sono in ben altre faccende affaccendati: “gabbie salariali”, federalismo fiscale, test dialettali, inni e bandiere regionali, sono impegnati cioè a teorizzare un Paese egoista e menefreghista all’insegna della propaganda dell’esclusione. Ovviamente tutto questo per nascondere la crisi e per incentivare la guerra fra poveri.
La verità è che le cause del persistere di una crisi così dura vanno attribuite alle fallimentari politiche economiche delle destre, capaci soltanto di sostenere banche e rendite parassitarie, scaricando i costi su lavoratori dipendenti, artigiani, commercianti, pensionati, precari e disoccupati.
Rifondazione comunista pensa invece che occorra intervenire immediatamente attraverso un aumento generalizzato di salari, stipendi e pensioni e una vera redistribuzione del reddito colpendo la rendita, per evitare che lavoratori e famiglie continuino ad indebitarsi e per far riprendere i consumi.
Enrico Flamini
Segretario Provinciale Prc Perugia
Tuesday
18/08/09
14:48