ROMA - Nel 2009 i consumi caleranno ancora dell'1,9%, mentre i primi segnali di "lieve ripresa" arriveranno nel 2010, con un aumento dello 0,6%. E' quanto stima l'Ufficio Studi di Confcommercio. Il prodotto interno lordo del Paese diminuirà del 4,8% nel 2009 e, sempre secondo le previsioni del Centro Studi, rivedrà il segno più nel 2010 (+0,6%). La ripresa si consoliderà solo nel 2011, quando Confcommercio prevede un incremento del pil dello 0,8%.
IN SETTE ANNI TRIPLICATI I TELEFONINI
Calano i consumi delle famiglie nel 2008 (-1%) con una accentuata flessione per auto e moto (-15,1%), servizi di trasporto (-7,4%), elettrodomestici (-7,1%) e alcuni prodotti alimentari tra cui i prodotti ittici (-5,4%); bene, invece, i prodotti per la telefonia (+15,4%), le attrezzature per la casa e il giardino (+14,3%), i tessuti per la casa (+4,7%).
Negli ultimi sette anni si registra un vero e proprio boom nell'acquisto di telefonini (+189%), un aumento di elettrodomestici bruni (tv, impianti audio, ecc., +50%) e di medicinali e articoli sanitari (+40%); nel comparto vacanze, perde appeal la formula "all inclusive" (-5%); in calo libri e giornali (-9,4% e -11,3%), crescono i servizi ricreativi e culturali (+16,5%). Questa, in sintesi, la fotografia dei consumi delle famiglie italiane tra il 2002 e il 2008 scattata dall'Ufficio Studi Confcommercio e contenuta nel Rapporto sul Terziario 2009. Nella 'dieta' delle famiglie, carne (+7,2%), pane e cereali (+5,7%) sostituiscono il consumo di grassi (-11,9%), pesce (-4,8%); si beve più acqua che alcolici e si mangia fuori un po' più spesso (+5%). Nella composizione della spesa delle famiglie, cresce l'incidenza delle spese per l'abitazione, che costituiscono ormai quasi il 30% delle spese complessive, e delle spese "obbligate" (energia, affitti, servizi bancari e assicurativi, ecc.), cresciute dal 21,7% del 1970 ad oltre il 36% del 2008.
ADICONSUM, PRIORITARIO SOSTEGNO REDDITI FAMIGLIE
''I prossimi mesi per le famiglie saranno mesi difficili legati soprattutto al rischio lavoro per coloro che operano nel privato o nelle professioni. Se si vuole evitare una caduta dei consumi e una drastica riduzione del reddito come evidenziano i dati Confcommercio, il Governo deve porsi come scelta prioritaria quella del sostegno ai redditi delle famiglie con i vari ammortizzatori sociali'': cosi' Paolo Landi, segretario generale Adiconsum, secondo il quale ''occorre realizzare un severo controllo delle tariffe rispetto a fattori speculativi, in primis i carburanti, sui quali Adiconsum ha avanzato proposte precise, ma anche sulle tariffe dell'acqua e dei trasporti di cui sono gia' stati preannunciati aumenti''. Adiconsum ''ripropone l'esigenza al Governo anche di una moratoria per le famiglie in difficolta' a pagare i debiti siano essi relativi alle rate del mutuo o del credito al consumo þ solo con una rigorosa analisi della situazione e con proposte concrete e non proclami - conclude Landi - che si puo' ridurre il rischio del calo dei consumi e del reddito''.
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