ROMA - Tutto inutile: a dispetto del "piano per la Germania" e di un "governo ombra" dal volto giovane e femminile, la Spd non riesce a risalire nei sondaggi e paga sempre più cara la scelta di rompere a sinistra unendosi in un abbraccio mortale con la Cdu, ovvero la Democrazia Cristiana Tedesca.
I socialdemocratici di Frank-Walter Steinmeir toccano un nuovo record minimo, mentre la coalizione nero-gialla (Cdu-Fdp, democristiani e liberali)) arriva al 52%. Lo rivela l'ultimo sondaggio dell'istituto Infratest per la televisione pubblica Ard, secondo il quale la Spd scende di un punto al 22%, ben 15 punti percentuali in meno rispetto all'Unione CDu/Csu, che raggiunge il 37%.
Il liberaldemocratici dovrebbero contare sul 15% dei voti: questo significa che la coalizione di governo tra questi due partiti consentirebbe di raggiungere la maggioranza assoluta dei seggi.
La lista di sinistra, Linke, raggiungerebbe invece il 9%, mentre i Verdi si attesterebbero al 12%.
Il sondaggio Infratest è stato svolto tra il 10 e l'11 agosto su un campione di 1000 elettori. Le elezioni legislative in Germania sono fissate per il 27 settembre.
Secondo una stima diffusa ieri la campagna elettorale per le politiche in Germania costerà ai principali partiti oltre 60 milioni di euro: la Spd prevede di spendere 27 milioni di euro, tre in più rispetto al 2005, per sostenere il proprio candidato alla cancelleria, Frank-Walter Steinmeier. La Cdu, invece, investirà 20 milioni di euro, una somma uguale a quella della campagna che nel 2005 portò Angela Merkel alla guida del governo.
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