ASSISI - "Leggiamo con apprensione dalle colonne della stampa locale della presenza di eternit su di un capannone privato in località Tordibetto e del mancato arrivo dell'Asl di competenza per verificare la segnalazione, avvenuta più volte da parte delle persone che abitano nelle zone circostanti". Questa "apprensione" è stata espressa del Circolo "Peppino Impastato" di Rifondazione Comunista, che in una nota si dichiara basito "non solo per la conclamata pericolosità dell'eternit e dell'amianto e quindi della situazione in cui versano in questo momento gli abitanti della frazione, ma anche perchè la Regione dell'Umbria ha stanziato a suo tempo dei fondi per incentivare la rimozione di questo pericoloso materiale dai fabbricati, introducendo, inoltre, efficaci strumenti per lo smaltimento dello stesso".
"Perchè - ci si chiede ancora nella nota in questione - l'Amministrazione comunale, che non perde occasione per sbandierare ai quattro venti la sua efficienza, (che quasi sempre coincide con cementificazione vedi i vari PUC e con il business, mai con iniziative per la tutela dell'ambiente come nel caso della raccolta differenziata) non ha approfittato di questo utilissimo fondo regionale per mettere in sicurezza le abitazioni e i capannoni del Comune di Assisi?". E "Perchè non ha informato tempestivamente la cittadinanza di tutto ciò?".
Altri interrogativo riguardano poi la possibilità chr in tutto il vasto territorio assisano vi siano anche altri fabbricati che sono ancora inquinati dall'amianto, in merito al quale si chiedono notizie in merito ad un monitoraggio preciso al riguardo, con una mappatura completa accompagnata da misure programmate per eliminare l'eternit da tutto il territorio.
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