di Nicola Bossi
Si torna all'antico a Perugia come se nulla fosse cambiato lo scorso giugno con le elezioni amministrative. La politica - ma anche molti cittadini - tornano a confrontarsi e scontrarsi sul tema che, dopo il lavoro, più interessa a tutti: la sicurezza, la propria e quella degli altri. A riaccendere il dibattito è stato l'ultimo terribile fatto di cronaca: l'omicidio di una donna argentina di 45 anni che è stata picchiata, strangolata e presa sotto con l'auto. Un omicidio dove ci si concentra sempre di più nel mondo della prostituzione.
Il sindaco Wladimiro Boccali ha spiegato alla città in una nota che contro lo sfruttamento molto si è fatto e si sta facendo: “La prostituzione è un fenomeno che a Perugia è purtroppo diffuso, nonostante anche il Comune da tempo abbia intrapreso importanti e innovative azioni di contrasto. Ci siamo costituiti parte civile nei processi contro lo sfruttamento della prostituzione. Con il progetto “Free women” si è voluto dare un sostegno concreto a queste persone, una possibilità di recupero e reinserimento nella nostra società. E’ stato anche istituito il numero verde antitratta 800 290 290, chiamando il quale è possibile segnalare situazioni a rischio". Ma Boccali rilancia anche l'accordo con l'ex Pretto Serra, ora onorevole del Pd, per la sicurezza in generale della città. "E' nostro obiettivo con il senatore Achille Serra continuare a collaborare con la Prefettura e le forze dell’ordine, ma soprattutto rafforzando il fronte della prevenzione, con nuove e più incisive misure. Resta il problema, forte e reale, della insufficienza di risorse umane e finanziarie messe a disposizione dal Governo centrale per la sicurezza. La microcriminalità non si combatte con slogan o con le ronde, lasciando ogni decisione al libero arbitrio delle città. Serve un disegno organico, occorrono risorse".
Non la pensa così Massimo Monni, consigliere comunale della Pdl che parla dell'ennesima sottovalutazione del centrosinitra della questione sicurezza e spara sull'accordo con “il Senatore Serra che a mio avviso va a screditare le figure preposte per la sicurezza quali il Questore ed il Prefetto di Perugia e sembra essere solo un rimedio apparente e di facciata”. Monni infine invita Boccali ad attivare “una politica di forte sinergia con la Prefettura, la Questura, rafforzando ed invigorendo le Forze dell’Ordine, non ultima la Polizia Municipale, sviluppando un’autorevole azione di prevenzione e di repressione”e ne critica la scelta di aver rifiutato “anche le associazioni volontarie per la sicurezza della città”.
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