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Nel giorno in cui si celebra uno dei patroni della città, San Lorenzo, il “Punto Ristoro Sociale” Comune-Caritas di Via Imbriani viene dedicato proprio al Santo protettore. Il punto di ristoro, che si trova negli ambienti ristrutturati dell’Ente ecclesiastico della Confraternita dei SS. Simone e Giuda Taddeo, nelle vicinanze dell’antica chiesa parrocchiale della Madonna del Carmine, è frutto della collaborazione fra Amministrazione comunale e Curia perugina ed è stato attivato alla fine dello scorso settembre. Alla cerimonia di intitolazione a San Lorenzo, avvenuta questa mattina, sono intervenuti il vicesindaco Nilo Arcudi, Monsignor Giuseppe Chiaretti, il direttore e il vicedirettore della Caritas diocesana, rispettivamente Daniela Monni e Stella Cerasa e altri rappresentanti delle istituzioni civili e religiose della città. “La struttura – ha detto il vicesindaco - è il risultato di un lavoro di sinergia fra Comune, diocesi e associazioni del volontariato. Un punto di riferimento importante per le persone bisognose della nostra città, soprattutto in un momento delicato qual è l’attuale, in cui stanno emergendo nuove povertà. Il punto di ristoro non solo ha la funzione di erogare pasti, ma anche di favorire relazioni umane e l’ascolto da parte dei volontari delle problematiche degli utenti”. Il vicesindaco Arcudi ha ricordato gli altri servizi che il Comune offre alle persone disagiate tra cui l’assistenza domiciliare agli anziani, la consegna a domicilio dei pasti agli anziani, la casa di quartiere di Sant’Anna. Nella sede di Via Imbriani (aperta dal lunedì al sabato) vengono distribuiti quotidianamente dai volontari Caritas – secondo quanto riferisce la diocesi - 70 pasti, preparati presso il “Centro di preparazione pasti” di San Sisto. Il servizio è rivolto a persone con problemi di disagio sociale e povertà estrema segnalati dai Centri di ascolto Caritas, dagli Uffici di Cittadinanza – Servizi Sociali del Comune e dai Servizi socio-sanitari dell’Asl, con esclusione delle persone con problematiche legate alle tossicodipendenze. Condividi