di Circolo Prc Peppino Impastato Il Partito della Rifondazione Comunista ha una strategia politica chiara, ma non sempre riesce ad avere lo spazio d'informazione necessario per esprimerla. Di questi tempi sui giornali si legge di Berlusconi, della sua vita di magnate, invidiata ed inseguita con cupidigia, al massimo si legge del futuro congresso del Pd, ma anche questo visto come una lotta tra personaggi che sembrano avulsi dalla politica. Quest'ultima sembra non avere più cittadinanza, qualche volta, quando diventa gossip, oppure se è sensazionale per trovate assurde ed estemporanee (vedi quelle della Lega), si tarsforma più in un argomento riferibile alla sfera dello spettacolo. La strategia di cui si diceva, che vorrebbe mettere in campo il Prc, fa riferimento a quello spazio politico, aperto, plurale, non settario, a sinistra del Pd ed alternativo ad esso. Uno spazio che non sia stretto ed affogato nel bipolarismo a tutti i costi. Una sinistra italiana di alternativa, che cominci da una Federazione che si alimenti della ricchezza, delle diversità e delle diverse provenienze di chi vorrà esserci; un popolo rosso, di sinistra, comunista, socialista, ambientalista, con un progetto chiaro per il futuro, una sinistra anti-capitalista del XXI secolo, che comunque non rinnega il passato. Una Federazione in cui ognuno possa sentirsi come a casa propria, quindi con un modo nuovo di stare insieme, affinchè si possa evitare che le poche cose che non si condividono, diventino cause di rotture come nel passato. Un processo costituente che partirà a settembre attraverso Assemblee sul territorio per ricreare un ipotetico luogo dell'anima della sinistra italiana, in modo che a fine ottobre si possa iniziare con la Federazione. Questa sarà solo l'inizio per il raggiungimento ad un partito unico, usando il metodo della rivisitazione di tutte le categorie e proposte politiche, in modo che ognuno possa approdarvi anche con un percorso politico diverso da quelli che hanno ispirato la classe dirigente di sinistra fino ad ora. Può sembrare un lavoro duro, anzi lo è; la sinistra dovrà dimostrare di avere idee e progetti capaci di creare legami non nostalgici ma rivolti all'oggi e soprattutto al domani. Condividi