PERUGIA - "Abbiamo sempre sostenuto che una buona amministrazione debba avere il coraggio di ricredersi sulla bontà delle proprie scelte, quindi consideriamo la riapertura al traffico veicolare di via Ruggiero Grieco una scelta giusta rispetto alla scelleratezza della chiusura avvenuta mesi or sono che ha creato non pochi disagi ad una parte degli abitanti della stessa via": ad affermarlo è Claudio Torcolo, segretario del circolo Prc di Ponte San Giovanni che fa presente come con l’insediamento della nuova Giunta il circolo medesimo abbia ritenuto opportuno realizzare degli incontri tra i comitati del quartiere (comitato di via Grieco e comitato di via Adriatica) e il neo assessore alla mobilità Roberto Ciccone. In quelle sedi - spiega Torcolo - è maturato l'impegno nei confronti dei cittadini di Ponte San Giovanni da parte dell’assessore in questione di portare avanti quelle che sono le loro istanze inerenti alle sue competenze, prevendendo in futuro altri incontri periodici con la cittadinanza. Grazie a cio l’immediata riapertura di via Grieco e l’istituzione di 9 (nove) corse Acap che accorceranno le distanze tra il quartiere e l’Ospedale, dopo anni di promesse da parte dei politici di turno, oggi sono una realtà. "Tutto ciò rafforza la nostra idea sulla partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica e la necessità che l’Amministrazione si confronti con la cittadinanza prima di prendere decisioni che stravolgono la qualità della vita delle persone". "Coscienti che questo è solo un piccolo tassello rispetto alle problematiche del nostro quartiere - si dice ancora in una nota diramata al riguardo - non possiamo non continuare in questo percorso intrapreso nei confronti di una segnaletica orizzontale e verticale latente, di fronte allo stato del manto stradale e più in generale all’intera mobilità del quartiere rispetto alla nuova urbanizazione DeMegni-Margaritelli e la prossima urbanizzazione nell’area Colussi-ex Pastificio, nonché rispetto al traffico di attraversamento che quotidianamente interessa il nostro quartiere". Si rafforza così la convinzione che per sopperire all’assenza di partecipazione dei cittadini alla vita politica debba essere la politica stessa a muoversi e recepire le istanze che vengono dai cittadini e dai comitati auto-organizzati. Condividi