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''La crisi non allenta la morsa e le piccole imprese rischiano il 'soffocamento finanziario': la moratoria sul credito per le imprese è un passo importante solo se diventa da subito operativo''. E' quanto sostiene il Presidente della Confesercenti dell'Umbria, Sandro Gulino, ricordando che ''sono diversi i colleghi imprenditori che in questi ultimi tempi stanno vivendo con grande dignità questo periodo difficilissimo''. ''E' difficile - dice Gulino - fare una classifica di quali tipologie di aziende hanno subito in misura maggiore la crisi o di quelle che hanno reagito meglio. L'unica cosa certa è che l'impresa familiare, quella con un piccolo numero di collaboratori, possiede una flessibilità organizzativa diversa dalla grande impresa, ma non dimentico che hanno poi limiti derivanti dalla loro sottocapitalizzazione. E' anche da qui che scaturisce quella sofferenza finanziaria che rischia di soffocare soprattutto le piccole e medie imprese''. Per il Presidente della Confesercenti dell'Umbria ''c'è la necessità che il piccolo imprenditore possa essere affiancato dal sistema bancario e diventa quindi fondamentale agevolare tutte quelle misure che possano andare in tale direzione''. ''Ci sono molte imprese che hanno il potenziale per tornare a prosperare dopo la crisi - spiega - ed è per questo che si devono spronare le banche a recuperare il rapporto con il territorio messo molto spesso in discussione dalle fusioni. Le banche ultimamente preferiscono avere i consorzi fidi come interlocutori privilegiati anche perché le garanzie offerte da quest'ultimi sono importanti e certe''. Sempre secondo Gulino ''la moratoria sul credito sottoscritta dal governo, banche e parti sociali è un primo passo importante che anticipa alcune scelte dello Small Business Act'' e ''può essere un efficace strumento contro la crescita dell'usura in questo particolare momento di crisi economica''. ''Affinché tutto ciò porti a risultati concreti - conclude Gulino -, ora bisogna far si' che il tutto diventi operativo e non rimanga un accordo sulla carta e l'ennesima presa in giro per le imprese''. Condividi