Il 6 agosto 1945 la città giapponese di Hiroshima veniva colpita dalla prima bomba atomica, lanciata dagli americani per ottenere la resa del Giappone. Tre giorni dopo stessa sorte toccò alla città di Nagasaki. Migliaia di persone morirono all’istante ed altre morirono nei giorni seguenti, mentre ancora oggi, gli effetti delle radiazioni, continuano a devastare la vita dei discendenti delle vittime. Quella di Hiroshima e Nagasaki è una macchia indelebile nella storia del ‘900, un’azione ignobile perpetrata ai danni delle popolazioni civili. Da lì è cominciata una escalation che ancora oggi, a parte timidi segnali diplomatici tra le grandi potenze militari, non sembra volersi arrestare. Le immagini e le cronache di quei terribili giorni dovrebbero invece imporre l’abbandono degli armamenti nucleari, per evitare che simili catastrofi possano ripetersi. In una fase storica, quale quella che stiamo attraversando, dove la guerra non accenna ad essere accantonata come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, tutte le istituzioni devono fare la loro parte per un disarmo nucleare mondiale. Anche la Regione dell’Umbria deve impegnarsi presso le istituzioni nazionali ed internazionali affinché le tragedie di Hiroshima e Nagasaki non siano avvenute invano. Stefano Vinti Presidente Gruppo regionale Prc Condividi