di Nicola Bossi
Un rapporto talmente sottile che ogni giorno rischia di strapparsi in mille pezzi. Stiamo parlando del dialogo tra l'Udc e il Pdl in vista delle regionali del prossimo anno. Luciano Rossi e Pietro Laffranco - del coordinamento regionale del Pdl - hanno annunciato che presenteranno il proprio candidato presidente entro ottobre e novembre. Il tutto per una campagna elettorale lunga e incentrata sui territori.
Per quanto riguarda le alleanze i tempi saranno più lunghi anche perchè l'Udc vuole un candidato proprio oppure sul modello di Perugia - vedi l'insuccesso di Pino Sbrenna - un candidato "terzo". Dunque la strategia dei centristi prevede tre nomi: un candidato proprio - Sandra Monacelli in vantaggio su Maurizio Ronconi, dopo il miracolo alle amministrative a Gualdo Tadino - e due esterni: rispettivamente i rettori universitari Giannini (Stranieri) e Bistoni (Università degli Studi).
Entrambi però non sono graditi a tutta la Pdl. Che invece vuole un interno loro - Todini (già parlamentare europea) o l'ottima Fiammetta Modena - con magari anche una lista civica della società civile. A dividere la Pdl e l'Udc c'è la Lega in forte ascesa. L'Udc non la vuole. Ma da Roma stavolta scatterebbero ire terribili.
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